giovedì 1 novembre 2012

UN BEL GUAZZABUGLIO: Questa è la trama di un film, peccato che è tutto al millimetro vero



Nel novembre 2003 parte sotto la mia direzione la indagine OIL FOR DRUG che avrebbe svelato il mondo sotterraneo dello sport dopato e la compartecipazione di appartenenti a Federazione, medici e altri, oltre professionisti dello sport, ma soprattutto atleti del  mondo dilettante  e non professionale           [http://it.wikipedia.org/wiki/Oil_for_Drugs#L.27operazione_dei_Nas ].
Verrano predisposti da me schemi organizzativi, programmi informatici appositi e l'indagine la seguirò giorno e notte . In sette mesi arriverà, nel maggio 2004, a conclusione,  e continuerò a gestirla per la fase degli stralci destinati a 21 Procure italiane ( creando un DVD apposito con l'ausilio di tecnici perchè non c'erano a disposizione  nn milione e settecentomila fogli da usare per fotocopiare gli stralci e per fortuna avevamo avviato la digitalizzazione dei fascicoli rinviati a giudizio ) e per la fase del rinvio a giudizio, mediante udienza preliminare. Un lavoro  corposo concluso in brevissimo tempo, grazie ad un coppia di ufficiali di pg di altissimo livello,  ed una operazione ,  perquisizioni e sequestri,  che aveva visto impegnati oltre mille ufficiali e sottoufficiali ed ausiliari di pg . 
L' indagine,  finita in prima pagina dei tg di mezzo mondo,  avrà una eco "internazionale" . avendone io, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma , anche illustrato la portata ed il “significato “,  in conferenza stampa e con dichiarazioni previamente concordate. 
Ciò  suscitò le rimostranze informali dell'allora Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma, Salvatore Vecchione,  riferitemi "scherzosamente " dal Procuratore del Tribunale di Roma Giovanni Ferrara  . 
Sempre nel 2004 decisi di instaurare un chiaro ed esplicito dibattito dentro la mailinglist di Magistratura Democratica, intorno alla denuncia mia, e da più parti, di quello che ( infantilmente ) chiamavo "consociativismo " . 
L'occasione era anche la mancata nomina  di due magistrati di valore,  ad incarichi nuovi , per i quali sembravano altamente indicati, Gaetano Zecca e Antonio Bevere. Avevo imparato a cogliere i retroscena delle cordate , e iniziai da un micro poemetto che descriveva come si muovesse il "pricincipino", e come avesse incautamente fatto capire a me  i trucchi realizzati intorno alle audizioni per nomina nel 1994 di Procuratori del nord Italia: scambi incrociati , io distruggo i tuoi non facenti parte della cordata  occulta,   nelle modalità concordate, e tu fai altrettanto per me. Grande e perverso manovratore anche il membro del CSM dell'epoca, che , per saperla lunga, sapeva anche quanto io valessi e non me ne aveva fatto mistero ( ma era una minaccia, non un complimento ). Sicchè era sempre il nemico finto  che ostacolava, era sempre UNICOST per quelli di MD ed era sempre MD  per quelli di UNICOST. Il trucchetto lo ripeteranno anche nel secondo procedimento per dispensa "inscenato " a mio danno .
Inoltre mi divertii  ad analizzare le tecniche di alterazione dei vagli e punteggi per la professionalità, dimostrando in modo direi "convincente " che era la motivazione una mera formale giustapposizione della decisione, presa prima . La cosa non passò inossarevata se Claudio Castelli nel congresso Nazionale di MD a Modena, nel 2009 ( primavera) mi avrebbe detto " ah eccolo il temuto pafer2" ( mio nick e indirizzo mail nella mailing list ) .  
Nell'ottobre del medesimo anno 2004 Aggiunto della Procura di Roma,  Pietro Saviotti, mi inviterà, poi, inaspettatamente, a fare una relazione in un corso per c.a 50 psichiatri di ROMA SUD, sul tema " Diritto alla privacy e psichiatria ".
La terrò, comunicando il tutto preliminarmente al CSM, e scrivendo con l'occasione il pezzo che immetto anche in link appresso
https://docs.google.com/open?id=0B7srLT3vW5cadlJraUM5SHN2Rm8  .
Nel corso della  conferenza 
( tenuta nell'autunno del 2004 a Cinecittà,  presso locale della ASL competente territorialmente anche epr Cecchignola) dopo amplia esposizione , sosterrò infine che comunque "lo psichiatra" è tenuto a notiziare la autorità giudiziaria, se a conoscenza di fatti gravi,  e in particolare se occorra impedire la consumazione di fatti gravi. L'esempio cadrà sia sul folle omicida che dichiara i suoi intenti che su attività violente e sessuali nei confronti di minori e spiegherò che il segreto professionale e il diritto alla privacy debbono recedere in casi del genere, essendovi valori e principi operanti sovraordinati  . Correlatrice, non nello stesso giorno,  era la dott.ssa Perla Lori, sul tema specifico del'obbligo di referto,  con "opinione" opposta .                      
Lo psichiatra che  che mi si era presentato come responsabile della formazione interna degli psichiatri e della organizzazione di quella conferenza ,   mi sembrò allora poco interessato al contenuto e per niente interessato alla qualità della mia ( direi ottima,  per non sembrare falso modesto ) conferenza. 
Due psichiatri ed una di essi in particolare, seduti in prima e seconda fila , sembravano "programmaticamente " interessati a me,  più che a quello che dicevo  ( deformazione professionale o interesse altro, pensai allora , ridendo tra me e me ... ) . 
Lo psichiatra organizzatore, non lo avevo mai visto prima e non lo avrei più visto per quattro anni e non ne ho neanche  memorizzato il cognome, che ritroverò, statene certi.  .
Lo avrei rivisto  
a fine  Novembre  2008, nella stanza di Stefano Pesci a confabulare con lui , pochi giorni dopo che avevo sporto la prima denuncia sui fatti della Cecchignola.
La sensazione che ebbi ?!?! . Chiesi al volo, anche per saggiarne la reazione, se gli risultavano esistere ed essere praticate tecniche di manipolazione mentale di "tipo ipnotico ",  idonee a creare un controllo pressochè totale su persone e su una donna, in particolare . Ricordo lo sguardo suo, tra l'incuriosito ed il malevolo ma "svicolante " , quando negò anche la sola possibilità di tale evenienza, e lo sguardo furbesco e ironico di Stefano Pesci.  
Nel  2006 era andato in frantumi il mio  secondo matrimonio, per "l'inserirsi" "infine " di un ragazzone rumeno in trasferta  da BRESCIA , attore hard aspirante e gigolò  vero. 
Io col solito fiuto, dinanzi ad una situazione "allarmantissima",    e non alludo a corna o relazione extra, mi ero munito  di una accurata relazione investigativa e registrazioni video e foto 
Allora non aveva importanza la circostanza che a suo tempo colei che sarebbe divenuta la mia seconda compagna e moglie mi era stata  letteralmente  "mandata " dalla segretaria del Procuratore Capo, Tilde,  con tanto di presentazione telefonica accattivante, "brava ragazza nominata vice procuratore onorario che doveva avere un ottimo tirocinio" , che  sarebe stata  imparentata come cognata, con Lucio Caracciolo, che era ex moglie di Giovanni Orfei, e che sarebbe divenuta la compagna di maggiore  dei ROS, di Brescia, pure lui. 
Nè aveva importanza che lei mi risultava conoscere Paolo Auriemma e relativo giro di magistrati, aver avuto un mero passaggio dietro al suo motorino, e  , inoltre, che io da lei accompagnato,  nel 1996, ad un bar all'angolo opposto a quello degli uffici giudiziari, in piazzale Clodio , incontrandomi casualmente con Giuseppe Cascini, e sedutici al tavolo dove mangiava da solo,  avevo potuto notare una situazione strana. Lui parlava con me , ma distraeva gli occhi dalla giovane e  un poco avvenente, allora, mia accompagnatrice al bar; cosa passibile di varie spiegazioni. Meno l'atteggiamento lievemente sbalordito dela donna , ed il commento successivo , a me fatto, ma riflettendo tra sè e sè " accidenti che figlio di    ". Pensai allora "che diagnosi al volo"; ma poteva averla fatta solo sulla base delle sue prime conoscenze circa la cordatella che mi avversava , come il magistrato " ingombrante "    [ http://paoloferrarocdd.blogspot.it/2012/10/una-oscura-vicenda-illuminata-il-caso.html ] o era rimasta stupita dall'atteggiamento di chi fingeva di non conoscere affatto ?! 

E' in quell'anno che avevo scritto  un  articolo pagina intera sul Manifesto
[ https://docs.google.com/file/d/0B7srLT3vW5caZTI5M2UwYmYtNzFkZS00ZGYzLWI0NDItY2MzNDQ1ZWM5ODEw/edit?hl=en_US# ] che denunciava la mutazione genetica di Magistratura Democratica , un pò implicito, ma tutto sommato più lungimirante di quanto io stesso avessi potuto immaginare e avessi pensato . Allora neanche sapevo esattamente, nei minuti particolari, non pubblicamente indicati,  perchè Falcone, fuoriuscito o forse fuggito da magistratura democratica,  ed Almerighi, il pretore degli anni sessanta che aveva scoperto lo scandalo dei fondi neri ,  avessero fondato  la componente associativa dei magistrati chiamata  VERDI mentre  sò che la corrente si fuse coi "Racheliani" , ma on sapevo allora e sò oggi dal gennaio 2011 che Racheli, amico personale del primario Paolo Girardi, a detta di quest'ultimo, ( REGISTRATA e in rete ) , avrebbe  "portato" poi al Girardi vari magistrati , bisognosi di "terapia" per rientrare in "carreggiata ". 
Quel che ha fatto e fà  la seconda separata moglie, ed il ruolo avuto, lo conoscete anche  dalla MEMORIA e dal MEMORIALE. Una curiosità ulteriore . Il maggiore Andrea Raffaelli  dei ROS CC,  esperto di informatica, lavorava a contatto di gomito con il deceduto per infarto Aggiunto Pietro Saviotti,  e Saviotti era il responsabile e poi aggiunto per i reati contro la personalità dello Stato, ma anche, per minor tempo,  del gruppo Interferenze illecite, che assorbiva i reati informatici, gruppo da lui ispirato e progettato . In Internet trovate tutto, compresi i convegni in cui era relatore e coordinatore il detto maggiore dei ROS. 
Fatti antichi anche "personali" collegavano Pietro Saviotti ed una magistrata di Roma, a me, come anche a Giuseppe Cascini, per altro verso, ed una altra magistrata a sua volta  amica intima di quella e poi più che amica di lui. So tratta di  fatti  risalenti tutti alla fine del 1991 e sino ad aprile 1992. UN intreccio oggettivo ,   fatto anche delle contemporanee riunioni su Falcone a Roma e di un quinto collega di procura letteralmente fuggito, con domanda di trasferimento al "civile"  dalla Procura Circondariale, dopo avermi detto, ma senza ulteriori specificazioni:    " quello è pericoloso " ( Giuseppe Cascini ) . Ovviamente sapevo bene che cosa potesse avere a che fare il collega  ,  indirettamente e di "riflesso " ,  con Cascini e quale contesto era quello da cui si allontanava. eravamo amici e ci scambiavano esperienze ed informazioni  . Ma non capii la portata della "indicazione ".
Nel febbraio del 2012 a distanza di 20 anni,  e di tre anni dalla odissea mia  nata con la denuncia sui fatti della Cecchignola, le telefonate testimoniate dalla mia attuale compagna , e poi riferite in trasmissione di radio IES , nel corso delle quali  si alludeva   esplicitamente infine a Pietro Saviotti e alla magistrata … con mio "stupore intrigato" . 
Le  telefonate  erano partite dalla  provocazione  : “cerco Sara Ferraro “, tutte  al cellulare del sottoscritto e per il resto rinvio alla trasmissione suddetta . 

Nel 2008, quattro anni prima,  invece era ripartita  la seconda tranche "europea" delle indagini sul "grande" doping nello sport, ,  a partire dalla scoperta in Spagna di attività  legate al ciclismo professionale. 
Ad "OIL FOR DRUG " tutta italiana  faceva seguito                il prosieguo italiano della "Operaciòn Puerto ", procedimento  sviluppatosi di rimbalzo a Roma,  mediante rogatorie ed altre indagini , difficoltose ed ostacolate. http://it.wikipedia.org/wiki/Operaci%C3%B3n_Puerto
Ad ottobre del 2008 nella Cecchignola  i comportamenti anomali della Sabrina , a me presentata da magistrato addetto all'ufficio legislativo del Ministero degli Esteri , e  la richiesta di aiuto del di lei bambino nonchè il  comportamento dei vari personaggi che avevo accuratamente osservato,  appena arrivato in via dei bersaglieri,   si incrementeranno  e accerterò quanto ormai pubblicamente denunciato e dimostrato, avendo effettuato registrazioni audio ambientali, dal sabato  8 novembre al lunedì  17 novembre 2008. 
Giovedì 20 Novembre 2008, tornato io a casa molto prima,  per poter parlare e fare presente  quel che accadeva e che Sabrina e figlio avevano bisogno di urgente aiuto, Sabrina , la donna della Cecchignola, , occhi a palla ed in stato non direi vigilissimo,   riconoscendo a voce  quello che accadeva a fatica e per grandissime e generiche linee, dichiarerò: " MI hanno ritrovata ... da ottobre ... " . 
Io rimasi  sbalordito: coinvolte  erano persone che abitavano nella stessa scala, al piano di   sopra , a titolo di esempio,  quello che nelle registrazioni audio dice martedì 11 ottobre 2008 di sera verso le 19 e 20 " ah ecco torniamo indietro .. ritorniamo indietro .. capito !?! " [ http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ALy0rals5YQ#t=4047s ] e anche la Katia,  come al piano di sotto la Nunzia che dice svariate cose e la  donna di colore che dice " Te  bevi " .. , [  http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=sM3WNXoqQBQ#t=324s ] nonchè l'uomo che avevo del pari riconosciuto e che dice "se torniamo indietro non c'è nessuno ?!?! " http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=ALy0rals5YQ#t=4047s ] , oltrechè la scala della palazzina accanto ( Maria e così via   http://paoloferrarocddgrandediscovery.blog.com/files/2012/04/12-Traccia-12-ma-lui-st%C3%A0-l%C3%A0-s%C3%B2-etc.mov) . 
C'era la Paola che abitava , guarda caso a duecento metri dalla vecchia casa di famiglia della mia seconda moglie, a Garbatella, fotografa e impiegata  a CIampino, e la Katia forse aveva a che fare con EUR Torrino nord oltrechè "col piano di sopra", mentre un medico di famiglia , viveva non lì ma lì gravitava .  
Come potevano costoro averla " ritrovata " , Sabrina ?!?!  La  sua preoccupata e paurosa ammissione sembrava pronunciata con effettiva sincerità. 
Solo molto tempo dopo avrei capito con "quale " delle Sabrine parlavo .....[ http://paoloferrarocddgrandediscovery.blog.com/files/2012/04/24-daje-daje-il-telefono-che-uscisse-nunzia-Katia.mov ]  perchè la avevano "ritrovata", e intuito  perchè  nell'ottobre del 2008.
PIano piano ho cominciato a capire o subdorare   perchè Giovanni era andato via dalla procura nel 1993, perchèalla riunione "chiusa" successiva,  su Falcone,  del 1992 non avevamo potuto partecipare io e Gaetanino .. ma vi aveva partecipato Celsa .. che mi avrebbe raccontato a distanza di due anni frammenti lievemente preoccupati, ma percepiti da me senza comprenderne quadro e ragioni,  perchè il "bresciano rumeno " era spuntato nel 2006 .. , perchè allora la seconda moglie  , come mi disse la di lei sorella senza altro spiegare , aveva " buttato giù la maschera " .. o perchè nel 2011 sarebbe spuntato , come compagno della moglie separata, attiva partecipante al progetto di distruzione mia , il vice comandante dei ROS Andrea Raffaelli , perchè Maria Teresa .. aveva accettato di legarsi  ... a quel compagno nel 1992 .. e apparisse all'epoca e anno successivo non molto felice ,  e molte molte altre cose. 
La battuta a me  di Maria Teresa   .. nella segreteria del procuratore , nel 1995, seduta sulla sedia  della scrivania di Tilde e tornata a fare auguri perchè anche lei trasferitasi ..  : " con questa storia che sei un bell'uomo e piaci alle donne .. e ti dai da fare .. ti fregheranno .." . . La battuta precedente, sempre  a me, della altra magistrata   collegata a Saviotti, nel marzo del 1992 ... " tu hai una intelligenza particolare .. non a  picco unico ma  su più piani uguale a livelli alti .. sei meglio di  ...... ". Amica, mi conosceva da anni, stimava Falcone .. lo presi come un simpatico complimento, ma ero rimasto interdetto. Appariva   una diagnosi e da come lo aveva detto assomigliava anzi ad una valutazione tecnica "riportata " . 
Non badavo ai complimenti .. ho già un super Io enfatico .....Alle sue battute ripetute nel tempo : " Io e Maria Teresa siamo due pitonesse" non potevo invece umanamente dare alcun peso . ..
Nè diedi importanza alla battuta fattami, davanti allo sportello BANCOMAT al piano terra della Procura, dal "quinto" collega che ho indicato sopra.  Guardandomi passare, mentre parlava  con Racheli  incontrato lì per caso, mi disse,  con aria provocatoria : " il galletto che fà chicchirichì sopra il sacco della monnezza". Al momento la presi come una battuta su di me, ero molto impegnato, riconosciuto nel mio impegno e carico di attività gratificanti ( addetto a gruppo di lavoro presso la presidenza della Corte Costituzionale, membro del consiglio giudiziario della Corte di Appello di Roma e stimato molto dalla corrente di sinistra e da Celsa Galassi, morta nel 1995, Michele Coiro Procuratore della repubblica di Roma morto un anno o due dopo, Francesco Misiani pensionatosi a 40 anni di servizio e morto nel frattempo, Luigi Saraceni e  dai miei non amici). 
Ma il concetto di sacco della monnezza  era centrale, più del galletto che crede di poter far valere i suo chhicchirichì, neanche rendendosi ben conto di dove si poggi e su cosa si erga .
Ammetto di aver sguazzato come un papero ignaro, un pò cigno, puro e ingenuo, dentro il porto delle nebbie, che  invece sotto il profilo "pubblico " criticavo aspramente su vicende e processi . Ma come fai ad immaginare solo. o sospettare , se  sei una persona normale sana e serena e se non indaghi, con gli strumenti opportuni . 
Quando Michele Coiro mi avvisò al bar , nel dicembre 1994 "quello è un mariuolo "  ero stato avvertito anche da lui ; sottovalutai , come al solito . Ma perchè nessuno diceva cose chiare ed esplicite ?!?!
Tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012 riuscirò a recuperare la relazione di servizio redatta da ufficiali di pg che lavoravano nella mia stanza, circa il tentativo di farmi riconoscere o far intrufolare una bella ragazza , nome anche lei Sabrina, tentativo fallito miseramente  e disvelato, miseramente . 
Oggi sò quante energie, quanto spreco di risorse e quanta mira distruttiva si muoveva e si muove contro Paolo Ferraro . Unica colpa ?!?! Persona sana , bella intelligente e pulita, infine "rivale" di Cascini , e della cordata, troppo professionalmente attrezzato e con troppe doti, foriere di una mia futura brillante e prestigiosa carriera da vero magistrato . Ma a Roma non apprezzano i crateri sulle autostrade e le esplosioni troppo vistose: possono essere controproducenti.  Sono privilegiati i ponderosi e striscianti sistemi “ non visibili “. 

SEGUE APPENA TROVEREMO IL TEMPO NECESSARIO
Un errore del tutto impensabile, anche, feci : portai tutto orgoglioso  la mia prima moglie, mora, bella, a salutare tre o quattro  colleghe e colleghi il 22  dicembre del  1991, con in braccio la mia piccola ultima figlia.

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