Le seguenti considerazioni concernono vicende generali che inquadrano non solo quanto fatto in danno del dott. Paolo Ferraro, individuando chi abbia partecipato alle relative attività, ma altresì illuminano la importanza di quanto scoperto e denunciato ( di percepibile riflesso a prescindere dal vaglio oggettivo dei fatti e coinvolgimenti denunciati ), infine illustrando in breve sintesi la portata più generale di quanto storicamente accertato ed indicato al paese.
Esse sono introdotte nell'ambito di controversia impostata ai fini e secondo metodologie che noi appelliamo LA PISTA FAMILIARE I. IL PROCESSO TRA PAOLO FERRARO, CANALI SILVIA E TANTI “CONVENUTI DI PIETRA”, sulle testa di due stupende ed innocenti minori che chiedono solo di aver diritto a godersi il padre che amano, non a caso, e che sono altrettanto coperte di interesse, amore e dialogo dal padre . Un divorzio che si vorrebbe piegato strumentalmente alla “pista psichiatrico familiare” per un uso dello strumento giudiziario, deviato ad altri fini.
SE in una apparente vicenda in cui controvertono due coniugi si nasconde l'evidente tentativo di distruggere persona, affetti reali, denigrare e distruggere uno delle due parti, addirittura eliminarne la figura paterna, e si insinua una patologia dell'uno, chiedendo una consulenza sulle minori e l’affidamento esclusivo delle stesse, con determinazione delle modalità di incontro affidate al “prudente apprezzamento” derivante dal vaglio dello stato dell'altro coniuge, costruendo fatti ed immagine del padre altresì letteralmente inventati, vi possono essere solo due chiavi di lettura.
La prima è che vi sia una (solo ipotetica) minima realtà o una (solo ipotetica) anche minima attendibilità di un vago sospetto e comunque un mero reale conflitto interno, destinato ad essere trattato in chiave processuale tradizionale. In questo caso, si tratterebbe di una delle tante vicende di ordinario, certo insensato, conflitto (unilaterale) che affardellano le aule giudiziarie civili.
Anche in questo mero ambito Qui faciunt de albo nigro imperversano “professionalmente”, tanto ciò vero che il Tribunale per i Minorenni, monitorando metodologie e tendenze di “predeterminata organizzazione del conflitto”, è stato costretto a realizzare una area di lavoro specializzata sul tema “Alienazione genitoriale”.
Se emerge, ictu oculi, quanto di seguito indicato, si tratta invece senza ombra di dubbio di ben altro:
- La parte ricorrente Dott. Paolo Ferraro (che si è limitata perciò ad introdurre una mera ed equilibrata domanda di scioglimento del matrimonio, con il fine di tutelare le bambine sue e in qualche modo persino la parte resistente, ormai legata ad un ruolo che la sta distruggendo, per ora solo moralmente) è un notissimo e stimatissimo magistrato (si veda ultimo parere allegato in DVD e in cartaceo) al centro di un intrigo degno del più inimmaginabile film d'autore su poteri forti, vicende personali, massonerie deviate, sette e segreti politico militari. Il divorzio è stato da lui chiesto per recidere ogni residuo legame con la Sig.ra Silvia Canali, venuta meno (ma questo è il minimo) ai doveri che discendono dal matrimonio, ma addirittura resasi complice di un sequestro di persona ai danni del Dott. Ferraro, nel maggio 2009; per infine piegare, da ultimo, la aggressione sistematica alla sua sfera personale, che si fonda anche sul titolo di coniuge di uno dei compartecipi; depotenziando il ruolo di uno degli strumenti essenziali già utilizzati in una offensiva, ormai scemata e resa pubblica, che dura almeno da tre anni, un fatto di gravità inaudita ed una macchia nella storia di questo paese (nel dvd allegato vi è una directory “video audio”, riservata a video audio conferenze, utile per inquadrare rapidamente connotati e gravità delle vicende, e comunque suscettibile di vaglio come prova sull'ordito, che è stato introdotto e cui risulta surrettiziamente e svelatamente finalizzato l'odierno processo);
- La parte resistente, Avv. Silvia Canali, risulta per tabulas (documenti, ruolo testimoniato da terzi, denunce depositate, registrazioni audio di telefonate e registrazioni tra presenti, una montagna di articoli e video conferenze riferiti a moltissimi intellettuali e giornalisti), indicata come compartecipe attivo in ruolo esecutivo ed operativo talvolta, delle iniziative ordite dal 2008 ad oggi (si veda ad esempio, a p. 40 e ss. del memoriale allegato sub B, il ruolo della Canali che, avvisata da amici del Dott. Ferraro circa la vicenda dell’incendio della sdraio sul terrazzo di casa del ricorrente, e il loro aver sentito dati audio e visionato documenti, organizzava il giorno dopo la “trappola” sfociata in sequestro di persona, ed “ordinata” dal Dott. Luigi Cancrini, come confermato nel diario manoscritto del genitore del ricorrente, diario del pari allegato in copia sub G). Ella è al contempo un avvocato esperto di diritto di famiglia e minori, in collegamento organico con vari ed illustri soggetti, alcuni del pari coinvolti; cognata di Lucio Caracciolo (cfr. infra), convivente con il maggiore dei R.O.S. Andrea Raffaelli, in rapporto con i magistrati oggetto delle pubbliche e giudiziarie denunce (si veda meglio infra, 2° parte) che ormai sono note a tutto il paese e comunque per motivi vari con alcune delle professionalità coinvolte nei fatti;
- Tutte le manipolatorie asserzioni nel merito di parte “resistente” sono destituite di ogni fondamento alla luce della documentazione varia già predisposta, prevedendo un andamento strumentale del tutto , e ictu oculi palesemente false ed artatamente e programmaticamente preordite, mentre sulle vicende più generali che attingono alla storia della Procura di Roma e ad intrecci con poteri .......... , risultano procedimenti gestiti da quattro Procure di Italia, a vario titolo, in un paio almeno dei quali, tramite le acquisizioni, la Canali appare indicata come compartecipe a fini ed obiettivi di ben altra portata e di “generale interesse”;
- Nei fatti risultano coinvolti parenti trattati da noto psichiatra esperto e oggetto di pubbliche denunce, fatti di incredibile gravità commessi per tappare la bocca ad un Magistrato le cui caratteristiche professionali sono indiscusse, ed incredibilmente mai discusse con riferimento al lavoro concreto svolto ed alle attività di lavoro condotte egregiamente a termine, nel periodo stesso (!!!!) in cui veniva gestita la offensiva di cui trattiamo, protrattasi sino ad oggi;
- Una vera e propria montagna di articoli analisi e commenti, posti in essere anche da chi ha valutato direttamente dati e documenti inoppugnabili, denuncia tutta la vicenda, così illuminandola di riflettori storici, come una delle più (ex) “oscure” della storia repubblicana (senza il “morto”), mentre uno stesso protagonista subentrato, primario ospedaliero, Dott. Paolo Girardi, invocò la denuncia del tutto per sottrarsi a “persone estremamente pericolose” (cfr. documentazione depositata sub E/1), invocando la tutela (previa denuncia dei fatti) degli Avvocati intervenuti per smascherare tutta la vicenda (si vedano tra gli allegati le dichiarazioni in calce all’Esposto inoltrato alla Procura Generale della Repubblica presso il distretto di Corte di Appello di Roma, all. E/1);
- allo stato vi sono in atti ed esistono e sono utilizzabili certificazioni e relazioni psicologiche private e di struttura pubblica (sub A), che attestano non solo la perfetta normalità ed assenza di patologie del Dott. Ferraro, ma altresì doti e caratteristiche intellettuali e personali di notevole rilievo, e che sono, così come percepite, la concausa non secondaria di tutto quanto è accaduto negli ultimi anni;
- Un già autorevole organo di rilevanza costituzionale, il Consiglio Superiore della M., ha nonostante questo emesso nell'ambito di un procedimento secretato un provvedimento abnorme nei contenuti, depositato da controparte con allegato, che ne dimostra la provenienza da fotocopie di atto materiale (!!!), il cui corpo motivazionale è smentito con dati concreti punto per punto in “memoriale”, già prima che il provvedimento incauto venisse emesso, e, per tabulas, dal complesso dei documenti e dati depositandi in questa sede. Tale provvedimento non può che essere espunto e comunque esplicitamente “disapplicato” anche come semplice passaggio motivazionale od argomento implicito (essendo tenuto per legge il Giudice anzi a dare conto delle ragioni provate ed obiettive per le quali non può utilizzare in alcun modo un provvedimento disapplicabile: si rinvia alle pagine 55 e ss. del Memoriale (all. B), nelle quali ben tre mesi ed oltre prima del provvedimento abnorme emesso dal CSM inanellando la coerenza logico – formale apparente di lettere e attività tutte promananti dalla stessa fonte, si dimostrava come ogni passaggio e documento fosse smentito per tabulas da dati obiettivi).
Ciò richiede una necessaria preliminare consapevolezza del Giudice incaricato, ragionevolmente assoggettato alla pressione esterna che il contesto comporta, ed una immediata delimitazione del giudizio ad ambiti NON INQUINATI. E già solo la “produzione” di un atto della natura secretata indicata sopra, rivela indiziariamente molto.
Del resto in questa causa di scioglimento del matrimonio, così come voluta orientare dalla sola parte resistente, si prefigurano “quantomeno” come probabile eventualità, della quale deve essere allertato il Giudice immediatamente, fatti ulteriori di rilievo anche illecito, dovendosi supportare vere e proprie asserzioni manipolatorie.
Ciò preliminarmente rileva al fine precipuo di inquadrare causa petendi, mezzi “probatori” richiesti ed obiettivi finali perseguiti. E il Giudice non può non tenerne conto.
L'uso programmaticamente deviato del processo a fini estrinseci (distruzione mediante il ruolo e la figura paterna, della persona e della immagine morale ed umana dell'attenzionato, e possibilmente anche della sua sopravvivenza economica) e le relative modalità costituiscono infine oggetto non solo di svariate analisi pubbliche, generali e su altri casi specifici e di analisi “documentate”, che indicano le piste utilizzate da poteri e soggetti che operano con tecniche e modalità tipiche, ma anche oggetto tra le migliaia di contributi, di un articolo meramente giuridico istituzionale, opera del Dott. Ferraro (“Stazi giuridici e pastori del diritto nondiritto”, che si allega alla presente memoria sub O).
In questo processo si controverte dell'ennesimo ma ultimo tentativo di distruggere il ricorrente in nome e per conto di fini inaccettabili e di interessi che nulla hanno a che fare con il tema sacro ed unico del benessere delle bambine. E la analisi di tutto quanto sia stato posto in essere, anche a fini di preordinata contraffazione della realtà in preparazione del tentativo di affondo ulteriore, è non solo pertinente al processo, ma rilevante sul piano del convincimento del Giudice, del vaglio delle asserzioni di controparte, della raccolta delle prove e della loro valutazione accorta senza possibilità di delimitare chirurgicamente la realtà dei fatti.
D'altronde se la parte insuffla l'esistenza di sospetti impossibili da coltivare, gestendo una manovra denunciata e destrutturata ormai da tempo, il Giudice deve prendere atto che è suo dovere capire sino in fondo ciò che vi è di grave, evidente e programmato; e su questo verte, necessariamente, la prova principale.
II. LE VICENDE DI QUADRO, LA PROGRAMMATICA DEVIAZIONE DEL PROCESSO A FINI ALTRI ALLA LUCE DELLE PRODUZIONI SPECIFICATE DI PARTE RICORRENTE.
Interrompendo una meditata prassi di “silenzio” giudiziario in questa ed in altra sede, interruzione necessitata dalla concretizzazione delle modalità e metodologie immesse in sede civile, si precisa che il Dott. Ferraro optò anche per non denunciare la Canali Silvia alla Autorità Giudiziaria in relazione ad una miriade di reati tutti forniti di prova piena diretta, solo alcuni riversati in esposti cautelativi anche di terza persona (cfr. all. E e E bis). Per giungere a questo percorso processuale, la Canali ha gestito una massiccia opera, tutta disvelata; e anche del disvelamento e dell'intervento di numerosi e vari soggetti a tutela del Dott. Ferraro il Giudice deve prendere atto, altrimenti non comprenderebbe quale reale situazione egli si trova ad affrontare.
In particolare, la decisione irremovibile del Dott. Ferraro di non alzare il livello dello scontro voluto da altri per distruggerlo, e di non querelare per una congerie di fatti, minuti e non, la Canali, nasceva dalla analisi dei rischi che avrebbero potuto correre anche le minori E e G , e dall'intento di ricondurre a ragione la foga persecutoria e violenta indotta, e finanche dalla consapevolezza che la stessa Canali non aveva scelta; consapevolezza acquisita tramite la conoscenza generale delle metodologie adottate per premere persone e indurle a condotte potenzialmente anche dannose nei confronti propri e dei propri cari. Che è il caso di specie.
Ciò premesso, si deve portare a NECESSARIA conoscenza della Autorità in epigrafe anche, ma non solo, il contesto gravissimo ed inquietante nel quale si inquadra in realtà la apparente “faida micro-familiare” inscenata dalla Canali, attraverso le indicazioni e produzioni appresso elencate:
- Il deposito delle relazioni e certificazioni di professionisti privati e pubblici, psicologi e psichiatri, anche in “rete” (cfr. ALL. A), tra le quali la relazione nella quale si allude espressamente ad un solo vero “percorso” dell'Avv. Silvia Canali, si colloca nell'ambito di una vicenda imponente e di pubblico dominio (alcune centinaia di migliaia di articoli, commenti, discussioni, video interviste e conferenze relative al “caso Ferraro”). La pubblicazione in rete della relazione di uno degli psicologi, “appuntata” dalla Canali sollevando un polverone insensato (cfr. comparsa di risposta della Canali), si era ispirata solo alla esigenza di tutelare la verità e la immagine del Dott. Ferraro, che neanche aveva notato il punto specifico che dovrà essere necessariamente punto di prova, perché necessario ad illustrare un frammento della vicenda e situazione, moventi e contesti afferenti la Canali. Già solo dalle relazioni e certificazioni prodotte e segnatamente da quella di provenienza pubblica, inequivoca ed autorevole, si evince chi sia e quale persona sia il Dott. Paolo Ferraro ma, per converso, la stessa matrice, natura e gravità del complesso delle manovre ordite non certo dalla Canali solo, e la insostenibilità di qualunque “sospetto” artificialmente inscenato invece oggi, riperpetuando un copione ormai inutilizzabile;
- La vicenda può essere così sintetizzata. Il magistrato dott. Paolo Ferraro, impattando non casualmente in attività di poteri forti e subendo da ultimo, a seguito di una denuncia depositata nel Novembre 2008, attività criminali sfociate tra l'altro in sequestro di persona orchestrato, ordito al fine di farlo tacere mentre si apprestava a denunciare il tutto alla Autorità ulteriore funzionalmente competente, dopo un percorso lastricato dei fatti che emergono dal memoriale messo a disposizione anche per vaglio del ruolo e della condotta della Canali, ha denunciato, anche al paese, la esistenza di gruppi esoterici e psico – sette in ambiti militari (vertici deviati) coperti da altri soggetti deviati di rilievo pubblico e non, e l'utilizzo di tecniche militari quali il Progetto MK ULTRA e il progetto MONARCH, per condizionamenti e utilizzo di soggetti vittime in contesti vari, “usufruiti” od utilizzati da soggetti vari: cfr. ALL. B, MEMORIALE DI DENUNCIA che ricostruisce quota importante di fatti gravissimi, con allegati, e che tra l'altro dimostra la manipolazione degli stessi elementi fittiziamente costruiti ed utilizzati contro la evidente insostenibilità anche da organo di rilievo costituzionale, memoriale unito a querela con istanze istruttorie (OMISSIS) ed altro materiale depositati preso la Procura di Perugia il 7 Marzo 2011, ed acquisito dalla PROCURA di TERAMO in data 5 novembre 2011; ALL C, articoli meramente indicativi con rinvio alla enorme mole degli stessi in particolare nel web.
E' sufficiente digitare Paolo Ferraro magistrato o Paolo Ferraro massonerie deviate o Paolo Ferraro e Paolo Borsellino, e così via; si richiede espressamente che il Giudice acquisisca anche autonomamente elementi valutativi circa fatto notorio; ALL D, DVD suddiviso in directories con interviste e conferenza audio video varie (tra le quali il sit – in a tutela dei magistrati teramani), integrale documentazione depositata presso la Procura di Teramo, a sua volta ripartita per argomenti e suddivisa per strumenti probatori, nella quale tra l'altro si evidenzia il deposito della BANCA DATI del progetto MK ULTRA; ALL D BIS, Articoli su quanto successo a Magistrati e Ufficiali di P.G. nell'ambiente teramano, dopo la deposizione del Dott. Ferraro, analitica, per tre ore ed un quarto. Tutto ciò dimostra già solo, ineluttabilmente e per converso, il ruolo della Canali, le ragioni della violenta offensiva partita dal Novembre 2008, e quindi le motivazioni profonde e la assoluta inconsistenza ed assoluta inaccoglibilità delle “istanze” di parte resistente, svelatamente ordite a fini ultronei;
- La denuncia riferita a ambienti civili e militari della Cecchignola a Roma (cittadella militare con abitazioni anche a destinazione civile, prevalentemente abitate da alti ufficiali e sottoufficiali e correlate persone, ma estesa ad ambiti deviati della magistratura, avvocatura e psichiatria romana, ed estesa pubblicamente a settori deviati di apparati) ha visto muoversi immediatamente i circuiti preposti a tacitare la fuoriuscita di notizie con modalità note, “protocolli” di intervento che hanno visto impegnati ambienti familiari (trattati da un noto psichiatra, Luigi Cancrini), e la inaudita e incredibile violenta reazione ha visto tra l'altro un ruolo specifico attivo e “disinformativo” e “diffamatorio” dell'Avv. Canali Silvia (si allude ad una sistematica attività di propalazione di informazioni false con amici, colleghi e parenti del ricorrente, ed in accordo con alcuni di loro), oltre il ruolo assunto nella fase esecutiva del primo grave reato in danno del Dott. Ferraro: una complessa manovra orchestrata respinta con impiego di numerosi professionisti e grazie alle numerose persone che hanno affiancato per il bene della verità e per stima profonda e riconoscimento il ricorrente (ALL E, fax lettere secondo pista psichiatrico – ospedaliera e pista familiare; ALL E bis, denunce esposti a più mani che illustrano gravità ed importanza del contesto oltre ogni ragionevole ma anche irragionevole dubbio, e svelano la condotta e le attività successive realizzate dalla Canali).
- Per meglio inquadrare il tutto, a titolo meramente informativo si fa presente che l'Avv. Silvia Canali è in contatto organico con “ambienti” della magistratura romana, si muove nell'ambito del diritto di famiglia e dei minori così come alcuni protagonisti della vicenda; è cognata di LUCIO CARACCIOLO, noto geopolitico appartenente al ramo ormai a lui ridotto della potente famiglia, e partecipante al gruppo Bilderberg (organizzazione “spontanea” dei potenti del mondo nella quale si discute banalmente delle sorti del mondo per poi condividere “decisioni” di massima e specifiche, come è ovvio che sia); convive con il Maggiore Andrea Raffaelli del Reparto Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri, in posizione dirigenziale. NEL DVD indicato in apposita directory (telefonate e registrazioni tra presenti, tra i quali Silvia Canali), dalle quali si evince inequivocabilmente che l'Avv. Canali (a sottacere le inaudibili affermazioni provocatoriamente espresse dalla di lei madre, commercialista e già membro del collegio sindacale di importante società, nei cordiali rapporti che si evincono dall'ascolto dell'audio), sottraendo programmaticamente le figlie al padre, vanta rapporti, e addirittura un coordinamento delle sue “azioni” con soggetti pubblici dichiarati (si senta l’audio prodotto nel DVD sub D, directory n. 6; si veda inoltre l’analisi dell’audio, contenuta nella bozza di querela allegata sub I, dedicato al contenuto dei dialoghi avvenuti in Ostia). Si deve precisare che la registrazione tra presenti fu necessitata dalla consapevolezza che nel corso dell'incontro sarebbero stai commessi reati o svelati fatti significativi utili come prova nel contesto più generale, circostanza puntualmente verificatasi. Cose analoghe ha detto il padre di lei riferendosi alla figlia, nel corso di una telefonata con la Sig.ra Patrizia Foiani, in occasione della sottrazione delle minori che dovevano recarsi con il padre in vacanza il 29 Giugno 2011 (N.B. Non si produce nulla a riguardo delle notizie circa il maggiore Raffaelli Andrea e il geopolitico professor Lucio Caracciolo, trattandosi di FATTI NOTORI).
- Non appare utile dilungarsi nella descrizione dei soggetti concorsi, e della loro potenza, appartenenza e dei loro contatti, ma sulla tecnica e sui “protocolli “ va detto che la c.d. Pista psichiatrica e la c.d. Pista familiare, circuito isolamento, aggressione programmata, denigrazione e distruzione affettiva e della immagine finalizzata alla aggressione ulteriore mediante strumenti apparentemente tarati sulla tutela del diritto alla salute, è uno strumento fondamentale a questi livelli, spesso utilizzato, non solo per casi eclatanti come quello del Dott. Ferraro, e richiede un coacervo di attività talvolta professionalmente qualificate, sebbene deviate. Non a caso, nella vicenda assume un ruolo specifico un “famoso” professionista romano di rilievo nazionale nel settore della psichiatria, psicologia, ipnoterapia e trattamento “familiare” (ci si riferisce al più volte citato Luigi Cancrini), ma sono emersi il trattamento degli stessi parenti e vi è stata a riguardo una denuncia pubblica cospicua (ALL F, lettera aperta al CSM; anche in versione audio video ] [ALL G, Estratto di diario del padre del Dott. Ferraro e di manoscritti suoi dai quali si evincono ruoli, compartecipazione attiva e coinvolgimento di alcuni parenti, e durissima lettera di più avvocati ultima, che ha chiuso il circuito familiare interno della aggressione, salvo ripresa dello stesso, che allo stato appare improbabile). Il CSM, dopo la costruzione artificiale dell'avvio duplice di procedura per dispensa analizzato minutamente nel memoriale (anno 2010), ha opinato, quando il Dott. Ferraro fece la consapevole scelta di denunciare tutto e soprattutto informare il paese, per la sospensione temporanea dal servizio del sottoscritto, nonostante la evidenza contraria delle emergenze occultate e la inconsistenza assoluta dei passaggi illogici posti a fittizio fondamento di un provvedimento altresì abnorme, perché emesso in contraddizione con tutte le documentazioni certificazioni a disposizione, oltreché per la “soluzione” adottata). Il Dott. Ferraro rivendica la scelta coraggiosa ed altruista fatta e la aderenza della stessa agli stessi valori deontologici che fanno di lui il Magistrato da tutti (necessariamente) riconosciuto (Nel DVD allegato sub D si trova un parere a cavallo dei fatti del 2008 e 2009 che la dice lunga sulle qualità professionali del Dott. Ferraro; esso è altresì disponibile in cartaceo sub M).
- Per illustrare quanto sia assurda e per qualche verso ridicola la situazione, va detto che in questo ultimo anno il Dott. Ferraro ha impegnato le sue risorse umane ed intellettuali e gestito operazioni di analisi ed approfondimento e di saldatura e sintesi culturale e politico – storica, di tale livello da essere incompatibili strutturalmente con qualsivoglia sfera, benché minimamente, “patologica”, ma altresì incompatibili anche con una “banale attitudine ordinaria individuale”. Il tutto stipendiato su “avallo punitivo” dello stesso CSM.
- Clamoroso il carteggio più specificamente attinente alle condotte nel ramo c.d. familiare della aggressione subita dal ricorrente. Dalle denunce pubbliche e documenti privati allegati emerge la dura “lotta” posta in essere da numerose persone oneste e serie per ripristinare la verità; il risultato pressoché ottenuto su vari e distinti piani e, ripetesi, la specifica gravità del contesto, delle azioni intraprese ed il ruolo in esso dell'Avv. Silvia Canali, ma anche del “potente o ricco” fratello Avv. Marco Ferraro. Eclatante la dura missiva a più firme con la quale per l'ennesima volta si è smascherata la componente interna del vile assalto alla persona ed immagine di Paolo Ferraro (ALL. G suindicato).
- Non a caso la denuncia nella parte memoriale ed allegati (ALL B suindicato) disegna plasticamente (ma inoppugnabilmente) ipotesi di reato che vanno dalla associazione per delinquere al concorso in sequestro di persona, alla diffamazione continuata aggravata, al falso ideologico in concorso, per non parlare dei reati fine più strettamente connessi alle “sette” de quibus. Per non lasciare spazio ad incertezze interpretative, la denuncia pubblica dell’odierno ricorrente impatta organizzazioni quali l'Ordine Militare dei Cavalieri di Malta (cfr. articoli allegati); essa ha introdotto la chiave di lettura, ormai dilagante come fenomeno di consapevolezza critica almeno in settori impegnati e professionalmente qualificati, dei fenomeni estesi delle sette esoteriste sataniche o psico – sette in ambiti militari e di casta, della pedofilia e pedopornografia (filone che passando per il noto processo e le indagini della Procura di Santa Maria di Capua Vetere richiama anche il noto processo Dutroux) e gettato luce non fioca su alti livelli di coperture. La numerosa serie di reati fine quindi si articola esemplificativamente tra violenze sessuali pluriaggravate anche in danno di minori, uso ed acquisizione di stupefacenti finalizzato al trattamento e non, tecniche di violenza privata e varie. E a riguardo, non di mera attività di documentazione probatoria diretta o scientifica si è trattato, sicché il ricorrente si è peritato di depositare, sentito per tre ore ed un quarto dalla Procura di TERAMO, in qualità di persona informata su contesti e fatti di potenziale rilievo di quadro o diretto, non solo libri e articoli, ma LA BANCA DATI desecretata del progetto MK-ULTRA (!!!!) immessa nel DVD di cui al punto suindicato. A riguardo, figura anche un rapporto dei ROS relativo al terrorismo ed alle attività criminali non convenzionali .a tali contesti dedicato.
Quale sia il ruolo e la attività dell'Avv. Silvia Canali emerge “un poco” dal memoriale.
L’Avv. Canali risulta, oltreché “imparentata” con un membro del Bilderberg, convivente (tutte le notti), secondo chiare indicazioni fornite dalle bambine, con il Maggiore Raffaelli Andrea, in posizione dirigenziale nell'ambito del ROS dell'Arma dei Carabinieri, interfaccia di alto livello, e in storica e necessaria e dimostrata frequentazione ed interscambio con i livelli più alti della Procura, e segnatamente con l'Aggiunto Saviotti Pietro (deceduto improvvisamente per infarto due mesi fa); con l'Aggiunto Rossi Nello, con i Magistrati della Procura frequentati occasionalmente dalla stessa Canali.
E' d'uopo spiegare che tale area di Magistrati è lambita o interessata direttamente dal memoriale, così come gli psichiatri entrati in gioco, e che il filone di cui si parla ha precise più ampie connotazioni esterne politiche.
E ovviamente l'Avv. Canali è la stessa persona che con varie telefonate denigratorie, diffamanti e suggestivamente manipolatorie, ha vantato molti mesi prima le sue altolocate conoscenze e la specifica rilevanza del suo rapporto con un non meglio precisato alto ufficiale dei Carabinieri (cfr. Esposto a firma della Dott.ssa Patrizia Foiani, all. sub. E – 9, “invitata” poi dalla Canali a “non mettersi in mezzo”, con il che, essendo la Dott.ssa Foiani compagna del Dott. Ferraro, e venendole attribuita la grave condotta di dichiarare per iscritto il vero, ci si trova dinanzi alla confessione per fatti concludenti, implicitamente minacciosi, il cui stile si commenta da solo).
Salvo le dovute precisazioni che seguiranno, quale sia la credibilità e attendibilità delle suggestive manipolazioni introdotte quindi con la comparsa di divorzio e quale sia la immagine che si intende costruire, emerge de plano già solo dal contesto generale, che potrebbe a sua volta essere ulteriormente analizzato ed ampliato, ma non è il caso in questa sede. Va solo evidenziato al Giudice del divorzio che il Dott. Ferraro ha subito di tutto, testimoniato nella sua verità, e ha visto una attività organizzata che ovviamente concerne anche potenziali manipolazioni, coinvolgimento orchestrato prevedibile di testi inattendibili, secondo esperienza di casi analoghi. Tutto ciò dimostra senza possibilità di revoca in dubbio che il processo intorno al divorzio costituisce un frammento coordinato e connotato in tal senso ed in tale contesto gestito e finalizzato; il che è logico, attesa la stessa presenza di persona che ha partecipato all'ordito. Hic Rhodus Hic salta.
Ricondurre all'alveo ordinario e fisiologico il processo volutamente orientato, per fini eterodossi e trasparenti ormai, è compito del Magistrato. Noi non chiediamo che questo, ma questo è ben altro dall'isolare astrattamente approcci e temi e domande come se si trattasse di questioni e fini “neutri”.
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III. LE RICHIESTE DEVIANTI E DEVIATE A FINI ULTRONEI E LE MANIPOLAZIONI ARGOMENTATIVE NELLA COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA
E' ovvio che questa difesa non può e non intende però esimersi dal contraddire le singole asserzioni e documentazioni prodotte nella comparsa di risposta.
Per quanto concerne le asserzioni meramente denigratorie e manipolative a contenuto “negativo”, si precisa semplicemente quanto segue:
a) il padre non solo ha tenuto regolarmente con sé le bambine, nonostante la gravità della situazione in cui era stato dolosamente posto tra il 2009 ed il 2010, e le aveva sempre regolarmente prese anche nel 2008, ma testimoni della frequentazione nei weekend con le bambine sono le bambine stesse; i genitori del Dott. Ferraro e, dal novembre 2010 in poi, la Dott.ssa Patrizia Foiani. E' spudoratamente falso che il Dott. Ferraro avrebbe sporadicamente ed eccezionalmente visto le bambine “qualche mercoledì” (solo), in quanto le ha sempre prese regolarmente il mercoledì, con rare eccezioni, non solo debitamente preavvertite, ma necessariamente concretizzatesi avvisando ed incaricando di prenderle a scuola la Sig.ra Marina, loro babysitter, stipendiata dalla Canali, ed addirittura pagando separatamente a lei l'importo delle ore relative.
b) E' radicalmente falso, inventato ed artefatto che il padre non si sarebbe mai curato delle “esigenze affettive” delle figlie; al contrario, è a tutti evidente la qualità del rapporto umano e personale del padre con le figlie: testimoni tutti e tanti, ma tra gli altri la Dott.ssa Patrizia Foiani, compagna del padre dal 2010; Fabio Sirgi Antonioli, amico del padre ed ex marito dell’Avv. Enrica Graverini; i figli della predetta Patrizia Foiani, che sono anche direttamente al corrente delle volte che le bambine sono state sottratte al padre, per minare la ottima qualità del rapporto umano con le stesse. Testimoni, infine, entrambe le bambine, e segnatamente la ultradodicenne E.
c) il ricorrente non solo si è sempre fatto raccontare quotidianamente l'andamento scolastico, le lezioni e le questioni di interesse scolastico delle bambine, ma lo ha fatto, presagendo le manovre distruttive della madre, sempre in presenza di testimoni (Dott.ssa Patrizia Foiani e, ovviamente, testimoni anche Elena e Gaia Ferraro).
d) Il ricorrente non solo incontrò le maestre di E , segnalando in varie occasioni la situazione e lo stato della madre, ma ha regolarmente partecipato alle aperture e chiusure dell'anno scolastico (rinfreschi) e ha ovviamente le foto delle varie recite delle bambine; egli è stato altresì in contatto telefonico con le stesse, in quanto ovviamente attento al loro benessere e preoccupato della situazione personale della Canali. Il ricorrente ha parlato con la professoressa di lettere di E, e quel giorno e la successiva settimana ha subito, proprio anche per questo, una violenta aggressione culminata con l’impedimento a vedere la bambina G, letteralmente allontanata d’imperio dal padre.
e) il padre ha sempre tenuto le bambine durante le vacanze natalizie, per i giorni dal 26 al 31 Dicembre, ma ne sono testimoni sia le bambine che la Dott.ssa Patrizia Foiani, per gli anni 2010 e 2011; per quest'ultimo anno lo sono altresì varie persone venute a trovare il ricorrente mentre stava insieme alle bambine a casa.
f) le bambine gli sono state sottratte a Pasquetta 2011; vi è in atti la registrazione audio che illustra le modalità antecedenti e successive; solo nel 2010 il ricorrente ha accettato di stare con le bambine nella “abitazione” villa in complesso residenziale dei genitori della Sig.ra Canali.
g) è radicalmente e artatamente manipolata la circostanza stando alla quale il padre non si sia interessato della patologia (lieve, e piuttosto comune) della figlia; in realtà vi sono state discussioni con la Sig.ra Canali perché la stessa impediva al ricorrente di accompagnarle all'ospedale Regina Elena, allorquando il padre ha sempre regolarmente accompagnato le figlie, ad esempio, dal dentista in via Edoardo Jenner (testimoni ovviamente le bambine ed il dentista, nonché la collaboratrice di quest’ultimo, oltreché la Dott.ssa Foiani ed i di lei figli).
h) è ovviamente falso che il padre abbia alcun motivo di astio per la separazione; anzi salutata come un regalo dall'alto (sul punto potrà testimoniare analiticamente il Dott. Fabio Sirgi Antonioli), ma semmai il padre, in due occasioni, si è lasciato scappare con la figlia E che la madre, che ad esempio aveva sottratto le bambine al padre la domenica prima od in altre occasione, con modalità violente, si era comportata, anche per fatti più gravi, come una “delinquente” ( E è testimone diretta di violente aggressioni, verbali e fisiche, della madre nei confronti del padre, e ovviamente ha seguito molte vicende e conosce le caratteristiche personali ed umorali della madre, ma non le cause delle stesse).
i) è oltre il limite del ridicolo la circostanza artefatta che il padre avrebbe detto che la “madre fa parte di una organizzazione massonica con il nomignolo Lubama”, primo per la semplice ragione che le fratellanze massoniche sono “fratellanze”, ma poi per la un pò ridicola ragione che il padre ha utilizzato l'appellativo Lubama, semplicemente per ironizzare sullo strapotere vantato in più occasioni minacciosamente dalla madre o dal di lei padre, con un innocuo gioco di parole riferito ad OBAMA (si pensi a che punto arrivano la distorsione dei fatti e la manipolazione!!!!!!).
l) il padre ha portato regolarmente in vacanza le bambine in campeggio con il camper nel 2009, a Montalto di Castro; nel 2010, mentre subiva il procedimento avviato a suo danno presso il Csm, prese accordi con la madre, dovendo rimanere a disposizione, per mandare le figlie ad un corso estivo, addirittura versando una ingente somma a ciò destinata. Nel 2011, il ricorrente, che aveva già organizzato le vacanze, si è visto sottrarre dolosamente le figlie, con modalità inaudite; egli ha scelto la solita strada dell'equilibrio e del non coltivare conflitti, nonostante le violente provocazioni che accompagnavano tali condotte; testimone la Dott.ssa Patrizia Foiani e molti altri. Gli episodi di sottrazione ed aggressione del padre sono talmente tanti che la loro descrizione sarebbe inutile e prolissa, e che altresì il Dott. Ferraro non ne ha neanche più tenuto il conto. Ma testimone puntuale e comunque sempre presente è stata la Dott.ssa Patrizia Foiani, compagna del padre.
m) E’ ovviamente vero che il Dott. Ferraro ha reso pubbliche ben sette tra certificazioni e relazioni sul suo perfetto stato di salute; in una di esse viene solo indicato il “percorso della Canali”, che peraltro risulta foriero di varie riflessioni sul perché vi sia stato e sul perché “gradito” e “a chi”, ovviamente alludendosi a chi avesse a cuore la distruzione dell'ambiente familiare ed affettivo di Paolo Ferraro. Si tratta, evidentemente, di una semplice annotazione ad altri fini, e della semplice e pura verità; peraltro l'aspetto amatoriale dell'attività del Sig. Manuel Grigore era prevalente; la attività di attore hard (professionale e quindi seria) più che altro oggetto di annuncio e richiesta di lavoro. Comunque, si indicano a testimoni delle circostanze relative i Sigg.ri Fabio Sirgi Antonioli, l’Avv. Enrica Graverini e la Sig.ra Simonetta Ferraro.
A scanso di equivoci, si fa presente che la individuazione del ManuelGrigore nel “Manix800”, nick utilizzato in rete per annunci amatoriali, annunci hard, e annuncio per lavoro in qualità di attore porno, è certa non solo in quanto al nick è pervenuto il Dott. Ferraro semplicemente analizzando il computer utilizzato anche dalla moglie, ma anche perché in almeno uno degli annunci, in cui è regolarmente vestito, è effigiato in foto nell’intera persona ed è riconoscibile in viso, peraltro comparando l’immagine sia con le foto effettuate nella casa del Dott. Ferraro, ove lo stesso è stato immortalato seduto sul letto con le bambine in braccio, che nel video registrato dalla Agenzia investigativa incaricata a suo tempo dal ricorrente.
In questo contesto, era ovvio che il Dott. Paolo Ferraro, subendone di tutti i colori dal coniuge, evitasse qualunque formalizzazione del conflitto, e il conflitto medesimo; e ciò ha fatto, ad esempio, non depositando – per sua precisa scelta, fortemente contestata da amici e tecnici – la denuncia querela che pure serviva a far emergere un ordito tipico, e che sia rimasto sereno e senza alcun motivo di conflitto in relazione alle bambine, pur avendo subito manovre esplicite atte a distruggere il rapporto con le stesse.
n) La condotta dolosa e premeditata della Canali è peraltro – e purtroppo – riemersa anche di recente, con la sottrazione per due sabati consecutivi delle figlie minori al padre.
Emerge, in particolare, la tecnica manipolativa utilizzata dalla Canali, in quanto apparentemente sembrano le bambine non voler uscire col padre.
In realtà, e con specifico riferimento al sabato 24 marzo 2012, più volte Elena ha col padre ribadito che l’avrebbe accompagnata lui a casa dell’amica Amanda; la madre ha aggirato la circostanza accompagnandola prima, nonostante il padre fosse venuto a prenderla, e poi venendola a prendere prima a casa dell’amica, nonostante il Dott. Ferraro avesse preso precisi ed inequivoci accordi con il genitore della bambina Amanda; la Canali ha raggirato altresì il detto genitore, dicendogli per telefono che era intervenuto un nuovo accordo con il Dott. Ferraro, infine ha addirittura indotto la minore a dichiarare ad una pattuglia intervenuta che vi erano accordi diversi con il padre.
Si noti che ai precedenti accordi per telefono era presente la Dott.ssa Foiani, mentre alla conferma dell’accordo relativo alla circostanza che sarebbe andato a prenderla il padre, era presente Massimo Bottini, padre della bambina Amanda.
Sui fatti è stata sporta specifica querela (All. P) perché la condotta manipolativa reiterata e dolosa della Canali deve ormai trovare un duro argine in sede penale ed in sede civile, ma senza che si arrechi in alcun modo un danno psicologico ulteriore alle minori E e G.
Se mai fosse necessario, non solo si fa presente quanto già indicato all’utilizzo “professionale” di tecniche di “alienazione genitoriale”, coerente con la vocazione professionale della Canali, ma si richiamano alcune lettere racc.te A/R addirittura risalenti ad epoca non sospetta, nelle quali si stigmatizzava, tra l’altro, proprio l’uso delle medesime tecniche e condotte sin dal 2007 e2008 (allegato N).
Ciò premesso, si allegano in parte prima ( I°) :
ALL.H, Relazione di Agenzia investigativa e dichiarazione autografa dellaCanali di autorizzazione all'utilizzo del materiale a scopi difensivi , e sul DVD, nell'apposita directory, video riprese effettuate dalla predetta agenzia; dati web e siti e “annunci” professionali od amatoriali relativi al Sig. Manuel Grigore, alias Manix800; le foto dello stesso con le bambine del Dott. Ferraro in braccio nella abitazione coniugale (con riserva di depositare gli esposti fatti nel 2006 al Commissariato P.S. di zona per arginare la violenza e gravità della situazione e dello stato della Canali). Sulla “particolarità” del giro di boa, e sulla effettività della relazione con il giovane rumeno, si indicano a testi l’Avv. Enrica Graverini, il Sig. Fabio Sirgi Antonioli e sinanche la Sig.ra Simonetta Ferraro, che all'epoca ebbe (estate 2006) la “candida” confessione della Canali sulla sua relazione con il Grigore.
All.I, bozza della denuncia querela che non fu mai depositata nelLuglio 2011 perché il ricorrente era intento a sviare la trappola dello scontro, ma soprattutto perché convinto di dover pensare al bene delle bambine, anche loro testimoni di quasi tutti i comportamenti violenti della madre dal 2006;
All.L, l'ulteriore dichiarazione – esposto sottoscritto dallaDott.ssa Patrizia Foiani (da leggersi con tutti i precedenti esposti e documenti), che permanentemente presente accanto al ricorrente per tutelarlo, e pesantemente minacciata a livelli impliciti, è persona di altissime doti di rigore e moralità;
Il Giudice non si stupisca: da questa esperienza processuale avrà un ulteriore spaccato di realtà ed una esperienza in qualche modo specificamente formativa.
ALL.N VARIE LETTERE A.R. inviate tra il 2007ed il 2008 dal dott. Ferraroalla Canali, che fanno emergere sia le condotte violente e finalizzate alla alienazione della figura genitoriale maschile che ritorsioni, manipolazioni e la frequentazione del Grigore Manuel in casa con le bambine.
ALL.P, denuncia – querela del 24 marzo 2012 e due successiveintegrazioni (26 marzo e 2 aprile 2012).
Tutto ciò per arrivare al dunque. In questo divorzio, non ordinario, si mira a togliere in via di diritto, come è stato sistematicamente gestito ed ordito in via di fatto, gli affetti del padre, per ragioni in prevalenza estranee e superiori alle logiche familiari o del micro conflitto.
Questo non è un processo ordinario e non può essere affrontato con logiche ordinarie, fermi restando gli oggetti giuridici e il tema stretto del contendere.
Dalla ultima denuncia – esposto della Foiani si evince che sistematicamente la Canali ha organizzato impegni per le figlie in concomitanza con i giorni in cui le stesse sarebbero dovute rimanere con il padre; essa ha altresì boicottato attività già organizzate dal padre per le figlie: il 28 giugno u.s. il ricorrente ha visto impossibile prendere con sé la figlia G, portata via da una familiare della Canali coinvolta; non ha potuto portare in vacanza la stessa con la figlia E, entrambe sottratte al padre che ne aveva organizzato le vacanze al mare, prenotando e prendendo le ferie. Il dolore e la violenza inferte servono ad altro, per altri contesti e per altri fini.
Ci limitiamo a produrre nell'allegato D in DVD le registrazioni di conversazioni tra presenti relative al tentativo del sottoscritto di prendere con sé le bambine a Pasqua, presente il Comandante della Stazione CC di Ostia, il cui tenore diffamatorio, violento e denigratorio emerge con palmare evidenza (File audio allegato al DVD). Quale sia il livello morale ed umano del Dott. Ferraro questo Giudice lo potrà vedere de plano, come lo sta vedendo in progressiva accelerazione la parte migliore del paese.
E’ più che evidente il disegno perseguito dalla Canali: tentare di impedire il più possibile a padre e figlie di trascorrere momenti sereni insieme, nei fine settimana e durante le vacanze, anche al fine di distorcere l’immagine del padre agli occhi delle figlie, e farlo apparire come un genitore non attento alle loro esigenze ed ai loro desideri, con il quale non si riesce a fare gite, escursioni e a trascorrere giornate piacevoli.
E chiediamo a gran voce che il Giudice impedisca lo scempio della sottoposizione a qualunque controllo ed intervento sulle bambine, ma se mai ponesse in opera una attività del genere formuliamo richieste condizionate INEQUIVOCHE.
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C'è un limite alla impunità e vi è (sempre) un “Giudice a Berlino”.
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documenti catracei digitali audio e vdieo :
- Relazione certificativa in data 16/5/2011 della ASL RM E Prof. Boldrini, dalla quale si evince che il Dott. Ferraro non solo ha perfettamente integra capacità critica e capacità di reazione adeguata agli stimoli stressanti, ma altresì capacità valutative e cognitive non solo adeguate alla specificità della sua posizione e funzione esercitata, ma accompagnate da quoziente intellettivo superiore alla norma, il tutto ovviamente in radicale assenza di qualsiasi alterazione patologica sia del pensiero che del comportamento “nonostante le vicende attraversate”;
- Relazione clinica certificativa del Dott. Massimo Marinelli, in data 06.09.2011 dalla quale si evince che non sussistono psicopatologie né sul piano ideativo né su quello emozionale apparendo la sfera affettiva ben strutturata e quella socio-relazionale perfettamente integrata. Mediante approccio di vista transpersonale analitico junghiano viene attestato stato di coscienza altamente ispirato ad idealità che distingue uno stile di vita quotidiano ben integrato nel presente da una progettualità nell'azione che rende il Dott. Ferraro individuo responsabile ma altresì capace di percorrere sentieri innovativi nel campo della sua professionalità. La relazione indica altresì che vi è perfetto equilibrio tra pensiero, sentimento ed azione, con ottima articolazione dell'elemento motivazionale, mentre una particolare sensibilità lo rende sicuramente testimone attivo del nostro tempo.
- Relazione clinica del Dott. Massimo Buttarini in data 17.08.2011, dalla quale si evince la esclusione di elementi disfunzionali e sintomatologici escludendosi psicopatologie o disturbi di personalità di un qualche significato, sottolineandosi equilibrio del Dott. Ferraro nelle relazioni effettive e in quelle in senso più allargato sociali.
- Denuncia querela depositata in data 07.03.2011 presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Perugia con memoriale di nn. 81 pagine ed allegati, ulteriormente depositato nell'audizione e su convocazione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Teramo. Nel memoriale si evidenziano il ruolo assunto dalla resistente SILVIA CANALI, mediante fatti dati. Ma è ovviamente a diretta conoscenza del dott. Ferraro la realizzazione di molteplici attività, ulteriori sulle quali potrà essere sentito mediante interrogatorio il ricorrente, per quanto occorra ad inquadrare le finalità reali sottese alle richieste introdotte con comparsa di risposta.
- Estratto internet da GOOGLE con le risultanze mediante ricerca per parole chiave degli articoli, documenti di analisi e giornalistici inerenti la vicenda denunciata da Dott. Paolo Ferraro e le altre questioni da lui trattate;
- nn. 2 articoli/ servizi pubblicati su rivista X-TIMES relativi al “Caso Ferraro”, e di seguito con numerazione progressiva da 1 a 47 solo alcuni articoli estratti casualmente previa stampa, e articolo sulle tecniche di controllo mentale MONARCH denunciate dal dott. Ferraro (nel DVD vi sono altri documenti interi libri in pdf e la intera banca dati del progetto desecretata trattandosi di progetto dei servizi CIA sperimentato nelle aree sotto il controllo diretto, indiretto, o comunque previ accordi concertati);
ALLEGATO D
LEGENDA DVD, DIVISO IN OTTO DIRECTORIES:
- AUDIO_VIDEO_SERVIZI _CONFERENZE
- DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA e solo BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA
- VICENDE 2008 2011 NOVEMBRE 2008 GENNAIO 2011 XPROCURA PERUGIA
- VICENDE 2011 GENNAIO GIUGNO 2011 ( Documentazione integrale su piste psichiatrico ospedaliera familiare e fatti esposti ripartita per tema in singoli file pdf
- VICENDE 2011 LUGLIO OTTOBRE 2011 (Relazioni e certificazioni mediche ulteriori)
- VICENDE SILVIA CANALI (documentazione investigativa integrale con video foto e dati web e alcune registrazioni tra presenti i)
- X GIUDIZIO ARTICOLI PAGINE WEB Etc
- X PROCURA TERAMO VARI ARTICOLI DOCUMENTI E BANCA DATI PROGETTO MK - ULTRA
- Alcuni articoli casualmente estratti e stampati, relativi in particolare all'audizione del Dott. Ferraro presso la Procura di Teramo ed altresì a distanza di 15 giorni, circa attentati subiti dal Giudice Tommolini e dal Maresciallo Spartaco di Cicco, sit-in dei magistrati di Teramo a protezione del Giudice. Le altre notizie circa attentato omologo patito dal titolare locale di giornale ON-LINE, a procurato allarme mediante annuncio della presenza di bomba negli uffici giudiziari di Teramo sono reperibili in internet. Sempre in Internet reperibile l'ordinanza del Gip Cirillo, che indica in sede di conferma della misura cautelare nei confronti dell'indagato Parolisi, l'esistenza di una pista investigativa concernente riti esoterico – satanici in ambito militare.
1) Denuncia esposto alla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma inviata in data 20/1/2011 a firma dot. Ferraro Paolo, Avv. Minghelli e Avv. Dello Monaco, con la quale si fa emergere per la prima volta la gravità delle vicende e la macchinazione ordita in danno del Dott. Ferraro
2) Nota (con allegata dichiarazione della compagna Dott.ssa Patrizia Foiani e di n. 3 dipendenti allora in servizio presso la Segreteria del Sottoscritto PM), indirizzata in data 12.01.2011 dagli Avv. Dellomonaco e Minghelli al Prof. Paolo Girardi della struttura del Reparto psichiatrico Ospedale S. Andrea: in essa gli Avvocati riferiscono che lo stesso Girardi, in loro presenza, avrebbe espressamente evidenziato il concetto di “omissis gruppi occulti” e di “omissis persone pericolose” che “affollano” la vicenda;
3) Nota indirizzata in data 18.01.2011 dagli Avv.ti Dellomonaco e Minghelli al Prof. Paolo Girardi della struttura del Reparto psichiatrico Ospedale S. Andrea: in essa gli avvocati indicano che il Prof. Giovanni B. Camerini, dopo attenta visita e controllo del Dott. Ferraro Paolo ha escluso “ogni possibile profilo psicotico o elementi produttivi deliranti”; ma ha altresì affermato che “i convincimenti del Dott. Ferraro erano fondati su basi concrete e plausibili “certificando che non esistono disturbi psichici preesistenti, mentre lo stato di ansia lieve riscontrato da fattori (oggettivi) esterni” (il Dott. Ferraro era appena scampato al tentativo di azzittirlo ed impedire la sua azione di denuncia mediante nuova aggressione organizzata, in ordine alla quale vi è ampia prova diretta anche da registrazioni tra presenti depositande in altra sede)
4) Nota indirizzata all'Avv. Antonia Di Maggio in data 04.02.2011 dagli Avv. Minghelli e Dello Monaco, con la quale si comunicano non solo la gravità del nuovo tentativo di bloccare il Dott. Ferraro, e la assenza di qualsivoglia profilo attinente la sfera personale del Dott. Ferrraro, ma denunciate le pressioni subite si invita a prendere atto che era ormai interrotta la temporanea “cattura” del Dott. Ferraro;
5) Nota indirizzata in data 28.04.2011 dagli Avv.ti Dellomonaco e Minghelli all’Avv. Antonia Di Maggio e all’Avv. Mario Caligiuri: in essa gli Avvocati Dellomonaco e Minghelli, rivolgendosi ai familiari del ricorrente e all’Avv. Silvia Canali, espressamente scrivono: ”omissis Voi affermate che il Dott. Ferraro sotto il profilo psichico si sarebbe sottratto al progetto terapeutico, ma in realtà il Dott. Ferraro si è sottratto al progetto terapeutico direzionale che era stato programmato in suo danno” e si denunciano le manipolazioni ed invenzioni poste in essere per assicurare alla psichiatria deviata la “apprensione “ ed il controllo del Dott. Ferraro;
6) Dichiarazione della compagna Patrizia Foiani indirizzata il 3 Maggio 2011 agli Avvocati Antonia Di Maggio e all’Avv. Mario Caligiuri: in essa si riferisce in merito a telefonate aggressive di familiari del sottoscritto e sul c.d. episodio del 13.04.2011 avvenuto nel giardino limitrofo alla scuola della minore G, e si effettuano dichiarazioni di importanza significativa contro la “pista familiare psichiatrica” scatenata in danno del Dott. Ferraro per le denunce di portata generale da lui depositate;
7) Nota indirizzata in data 19.05.2011 dagli Avvocati: Minghelli, Dellomonaco, Cecchetti, unitamente al ricorrente e alla di lui compagna Dott.ssa Patrizia Foiani all’Avvocato Antonia Di Maggio: in essa, dopo avere ripercorso punto su punto tutte le vicende del Dott. Ferraro, si denuncia direttamente la attività preordinata in suo danno con operazioni di trasfigurazione (guidata) della sua identità che già solo indicano la pericolosità degli orchestratori e degli agenti, tra essi in ruolo comprimario quantomeno la Canali Silvia;
8) Dichiarazione resa al Comandante della Stazione C.C. di Ostia Lido in data 25.04.2011 anche sulla gravità dei comportamenti aggressivi di Silvia Canali, sulla strumentalizzazione delle bambine finalizzata a non consentire l’incontro del padre con le bambine, ed al contempo a poterne accreditare un “disinteresse” o una assenza imputabile ad un suo stato personale;
9) Dichiarazione pro-veritate ed esposto sottoscritto dalla Dott.ssa Patrizia Foiani ed in data 28.05.2011 depositato presso la stazione Cc di Prima Porta (Roma) che illustra dettagliatamente attività manipolatoria e invenzioni poste in essere dalla Canali Silvia, e circostanza di particolare gravità, avendo lei propalato la notizia minaccia di essere in rapporto personale di convivenza con alto ufficiale dell'Arma dei CC in grado di “poter rovinare” il Dott. Ferraro;
10) Nota dell’Avvocato Mauro Cecchetti, indirizzata all’Avvocato Silvia Canali in data 31.05.2011: in essa si fa espressamente riferimento ad un grave episodio del Sabato 28 Maggio 2011 (aggressione fisica della Canali contro il sottoscritto in occasione del turno delle bambine con il padre; invito ad ottemperare alle date di incontro con le bambine, senza frapporre omissis “pretestuosi e preordinati comportamenti”);
11) Nota indirizzata in data 08.06. 2011 dall’Avvocato Mauro Cecchetti all’Avvocato Mario Caligiuri: in essa, si ripercorrono tutte le vicende con riferimento tra l'altro all’episodio della illegittima sottrazione delle bambine nella PASQUA 2011 ad opera di Silvia Canali, delle ferie con le bambine che avrebbero dovuto essere godute nel periodo estivo 2011 (dal 28 Giugno al 15 luglio 2011), agli accordi intercorsi tra la Canali e persona influente della Procura e oggetto di prova audio insuperabile (depositata in DVD) ed altro;
12) Lettera aperta indirizzata dalla compagna del Dott. Paolo Ferraro, Dott.ssa Patrizia Foiani in data 15.07.2011 al Prof. Tonino Cantelmi, e al Prof. Francesco Bruno, in merito al perfetto stato di salute psico – fisica del Dott. Ferraro;
13) Relazione certificativa pubblica della ASL Roma E in data 18.05.2011 (Prof. Boldrini), dalla quale si evince che il Dott. Ferraro non solo ha perfettamente integra capacità critica e capacità di reazione adeguata agli stimoli stressanti, ma altresì capacità valutative e cognitive non solo adeguate alla specificità della sua posizione e funzione esercitata, ma accompagnate da quoziente intellettivo superiore alla norma, il tutto ovviamente in radicale assenza di qualsiasi alterazione patologica sia del pensiero che del comportamento “nonostante le vicende attraversate”;
14) Dichiarazione della compagna Patrizia Foiani indirizzata il 3 Maggio 2011 agli Avvocati Antonia Di Maggio e all’Avv. Mario Caligiuri: in essa si riferisce in merito a telefonate aggressive di familiari del sottoscritto e sul c.d. episodio del 13.04.2011 avvenuto nel giardino limitrofo alla scuola della minore Gaia, e si effettuano dichiarazioni di importanza significativa contro la “pista familiare psichiatrica” scatenata in danno del Dott. Ferraro per le denunce di portata generale da lui depositate;
1) Dichiarazione resa in qualità di persona informata sui fatti da Patrizia Foiani alla Stazione dei Carabinieri di Prima Porta in data 26.09.2011 con allegate dichiarazioni allegate già elencate sub E
1) lettera aperta al CSM inviata dal Dott. Paolo Ferraro pubblicata in centinaia di articoli sulla rete e diffusa anche mediante audio video (allegato al DVD).
- Raccomandata A.R. In data 13 gennaio 2012 mediante la quale acquisito un diario manoscritto redatto sulle vicende dal genitore del Dott. Ferraro, gli avvocati Minghelli, Dellomonaco e Rustico, contestando alcune asserzioni illogiche, danno atto di avere acquisito definitiva notizia circa il ruolo assunto dal dott. Luigi Cancrini, la interferenza e gestione della vicenda anche ad opera del “ricco” fratello Avv. Marco Ferraro, e della sequenza cronologica degli eventi organizzati all'insaputa (!) ed in danno del Dott. Ferraro. Si richiama espressamente la lettura del Memoriale allegato sub B) che ricostruisce punto per punto gli avvenimenti, ricostruzione avvalorata dal “diario manoscritto”.
- Dichiarazione autografa a firma congiunta Avv. Silvia Canali e Dott. Paolo Ferraro, con la quale quest'ultimo viene autorizzato a produrre a scopi difensivi tutto il materiale in suo possesso concernente la vicenda “Manuel Grigore”;
- Relazione investigativa dell'agenzia Tony Ponzi in data 20.06.2006 circa la vicenda suindicata, relazione integrata nel dvd allegato sub D dai video immessi nella Directory “ VICENDE SILVIA CANALI”, dalla estrazione di dati WEB vari (annunci, annunci amatoriali con foto, annuncio per lavoro come attore Hard -Porno), circa ruolo ed attività di Manuel Grigore, da foto dello stesso con in braccio le figlie del Dott. Ferraro;
- Esposto in data 10 luglio 2006 circa una delle molteplici aggressioni subite dal dott. Ferraro;
- Stampa della bacheca Facebook dell’Avv. Canali, con foto delle bambine in pigiama nella casa coniugale, pubblicata dal Manuel Grigore in data 1° novembre 2011 (a tutt’oggi visibile)
- Bozza della Querela contro SILVIA CANALI mai depositata dal dott. Ferraro , che indica ed elenca i fatti illeciti subiti, con esclusione del fatto relativo alla sottrazione delle minori G e poi E in occasione delle vacanze estive 29/6-15/7/2011;
- Dichiarazione ultima della Dott.ssa Patrizia Foiani in data 29 Marzo 2012 nella quale si elencano ed indicano comportamenti ed atteggiamenti della Silvia Canali anche con specifico riguardo alle modalità di preordinata strumentalizzazione, sottrazione delle bambine e alla indiretta pressione subita in quanto testimone scomodo per le manovre della Canali medesima.
- Parere del Consiglio Giudiziario della Corte di Appello di Roma circa le qualità professionali umane e personali del Dott. Paolo Ferraro, emesso ai fini della progressione in carriera, accolto dal CSM senza alcun rilievo nella determinazione adottata nel corrente anno
- VARIE LETTERE A.R. inviate tra il 2007ed il 2008 dal Dott. Ferraro alla Canali, che fanno emergere sia le condotte violente e finalizzate alla alienazione della figura genitoriale maschile che ritorsioni, manipolazioni e la frequentazione del Grigore Manuel in casa con le bambine.
- Articolo del Dott. Ferraro “Stazi giuridici e pastori del diritto non diritto”
- Denuncia – querela sporta dal Dott. Ferraro in data 24 marzo 2012 presso la stazione dei CC di Prima Porta, in relazione agli episodi di sottrazione delle figlie minori da parte della Sig.ra Canali, nonché agli insulti ed alle minacce proferite da quest’ultima nei suoi confronti;
- Integrazione della denuncia – querela di cui sopra, resa in data 26 marzo 2012;
- Integrazione della denuncia – querela di cui al punto 1), resa in data 2 aprile 2012
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