mercoledì 29 maggio 2013

Gianni Lannes: Italia: discarica delle multinazionali chimiche. Grazie Gianni.

 Articolo riportato  da sulatestagiannilannes.blogspot.it e rinvenuto sul sito signoraggio.it 

Gianni Lannes: Italia: discarica delle multinazionali chimiche
Schiavizzati peggio dell’India: nessun rispetto per la vita e per l’ambiente. Il Molise come tutte le regioni del Sud è soltanto    una discarica a cielo aperto.Non è tutto. A quanto pare c’è pure   una produzione bellica segreta. Infatti, secondo una rivelazione      autorevole,                                                                                            
«Le tre aziende chimiche Flexis, Sts e Witco del nucleo industriale di Termoli producono sostanze chimiche le cui reazioni potrebbero provocare esplosioni simili a quelle nucleari» ha dichiarato il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Correva il 7 marzo dell’anno 1998. La denuncia è dell’allora senatore Francesco Carella, di professione medico, esperto di igiene del lavoro ed esponente dei Verdi. La sua dichiarazione autorevole cade nel vuoto. Eppure, le aziende menzionate dall’esperto sono in grado di fabbricare armi chimiche. Ufficialmente la Flexis produce acceleranti di vulcanizzazione, la Sts additivi per farmaci e la Witco, vale a dire la Unione Carbide, composto per collanti.

archivio Gianni Lannes
Esatto, la Union Carbide del disastro provocato a Bhopal in India nel 1984, le cui conseguenze sanitarie ed ambientali sono pagate dalla popolazione indiana ancora oggi. 

archivio Gianni Lannes
Dalla documentazione istituzionale acquisita emerge un quadro a tinte da genocidio autorizzato dalle autorità italiane compiacenti. 

archivio Gianni Lannes


La Union Carbide ha inquinato il fiume Biferno, il mare Adriatico, l’aria e la terra. Non solo ha “smaltito” – si fa per dire – rifiuti pericolosi addirittura nella discarica adibita a rifiuti solidi urbani di Termoli. L’informazione si evince da una nota del Comune di Termoli datata 7 luglio 1992. Infatti c’è scritto: 
«In riferimento alla richiesta di smaltimento di 18 mc di rifiuti prodotta dalla società UNION CARBIDE di Termoli in data 06.07.92 considerato che le caratteristiche quali-quantitative dei rifiuti di che trattasi sono smaltibili, per classe e volumetria della discarica comunale, presso l’impianto di Greppe di pantano, considerato che è in corso di perfezionamento una specifica convenzione che regola le modalità di smaltimento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani prodotti dalla ditta medesima, considerato inoltre i motivi di igiene pubblica e salute, si esprime, nei limiti delle competenze, nulla osta per la concessione dell’autorizzazione del conferimento in discarica».
A seguito di alcuni gravi incidenti, un comitato cittadino denominato Coordinamento Ambiente-Salute ha denunciato invano la grave situazione. 
Il sindaco dell’epoca adotta un’Ordinanza l’11 dicembre 1992 (numero 224/92) che, tuttavia, rivela il grado di approssimazione e la connivenza dell’autorità sanitaria locale: «VISTA la relazione di accertamenti disposti dal P.M.P.I.P. di Campobasso presso lo stabilimento industriale della ditta Union Carbide Chemicals S.p.A. di Termoli, da cui emerge che sull’area attrezzata per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti speciali prodotti esclusivamente all’interno de citato insediamento sono presenti ancora numerosi fusti metallici (circa 1900) contenenti rifiuti pesanti di CNT, allo stato solido per un quantitativo di circa 380 tonnellate, provenienti dalla distillazione del ciano-etil-tricolosilano; alcuni di questi fusti sono risultati in stato di deterioramento, causato dall’elevata corrosività del prodotto contenuto … il quantitativo di rifiuti di CNT stoccati è significativamente diminuito, in quanto nel frattempo l’azienda sta provvedendo al loro smaltimento mediante termodistruzione nel proprio forno inceneritore…».

Soluzione ecomafie? Da una lettera del 31 dicembre 1992, indirizzata dal dottor Luigi Antonio Mascia dell’Usl 7 di Termoli al sindaco, apprende: «con l’obbligo da parte dell’azienda di provvedere comunque ad allontanare i residui, anche individuando sistemi alternativi di smaltimento». 
IL 20 gennaio 1993 il sindaco termolese «ORDINA all’azienda Union Carbide di Termoli di eliminare i residui allo stato solido di CNT entro il 31/12/1994 con il sistema di smaltimento adottato ovvero ricorrendo a sistemi alternativi».
Il 6 marzo di 20 anni fa interviene il prefetto Palmieri. Nella sua nota indirizzata al sindaco ha scritto:
«… si sottopone all’attenzione della S.V. l’eccessiva dilazione concessa alla soc. Union Carbide (31/12/1994) che non sembra trovare valida giustificazione…».
La Prefettura seguita a scrivere al sindaco, ma senza ottenere risposta. Infatti in una missiva del 7 luglio 1993 si fa riferimento ad «Accertamenti presso la Union Carbide Chemicals… Si prega di voler cortesemente riscontrare la prefettizia di pari numero del 26 maggio 1993».
Il dirigente del Servizio di ifgiene Publica, Elio D0’Ascenzo il 3 gennaio 1994 invia un rapporto a varie autorità, tra cui la Procura della Repubblica di Larino, a proposito dell’inquinamento provocato dalle industrie chimiche “Union Carbide Chemicals, Vima ed Sts”: 
«… dai controlli in questione sono emerse delle irregolarità formali e sostanziali nella gestione dei reflui aziendali…».

archivio Gianni Lannes
Da un rapporto datato 5 marzo 1996 del responsabile del Presidio Multizonale Igiene e Prevenzione di Campobasso (Carlo Carlomagno) si apprende che «nell’area del Nucleo industriale di Termoli operano tre Aziende del campo della chimica c.d. fine, e cioè la S.T.S. Spa, la Flexsys Spa e la OSI Specialties Italia Spa che opera dal 1982» tutte soggette alle direttive Seveso.
archivio Gianni Lannes
Lo stabilimento O.S.I. Specialties Italia S.p.A. (già Union Carbide Chemicals) è sito in località Rivolta del re, a sud ovest della città di Termoli. L’unità produttiva è in esercizio dal settembre 1982 per produrre silani organo funzionali (derivati organici del silicio). Il ciclo tecnologico prevede quale prodotto di partenza il Triclorosilano. Le principali ,materie prime utilizzate oltre all’acrilonitrile ed al triclorosilano, sono l’etanolo, il metanolo, il toluolo, il viniltriclorosilano, l’allilmetacrilato ed il metilcellosolve. Dal processo produttivo scaturiscono prodotti di scarto che vengono distrutti mediante incenerimento che si disperde nell’aria fuoriuscendo da un camino. I reflui chimici invece vengono scaricati nel fiume Biferno che recapita nell’Adriatico: fino a tutto il 1993 la multinazionale non aveva neanche l’autorizzazione allo scarico.
In altri termini: inquinamento a norma di legge e cancro assicurato per tutti, o quasi.
Post Scriptum:
La nube formatasi in seguito al rilascio di isocianato di metile, iniziato poco dopo la mezzanotte del 3 dicembre 1984, uccise in poco tempo 2.259 persone e avvelenò decine di migliaia di altre. Il governo del Madhya Pradesh ha confermato un totale di 3.787 morti direttamente correlate all’evento, ma stime di agenzie governative arrivano a 15.000 vittime. Un affidavit governativo del 2006 asserisce che l’incidente ha causato danni rilevabili a 558.125 persone, delle quali circa 3.900 risultano permanentemente invalidate a livello grave.  Ancora nel 2006, nelle zone interessate dalla fuoriuscita del gas il tasso di morbilità è 2,4 volte più elevato che nelle altre adiacenti.
La Union Carbide India Limited (UCIL) venne fondata nel 1934 dalla Union Carbide Corporation USA (UCC), uno dei primi investitori americani in India. Divenne una sussidiaria della UCC il 24 dicembre 1959 e l’azienda nordamericana al momento dell’incidente ne deteneva il 50,9% delle azioni.
L’impianto di Bhopal fu costruito a partire dal 1969 su terreno preso in affitto dal governo locale. La sezione per la produzione di MIC venne aggiunta nel 1979 ed entrò in funzione il 5 febbraio 1980. Il MIC era un prodotto intermedio nella produzione del pesticida carbaryl (nome commerciale Sevin) e Bhopal era l’unico impianto a produrlo fuori dagli Stati Uniti.
Nel novembre 1987, indipendentemente dal giudizio civile, il Central Bureau of Investigation indiano rinviò a giudizio la: Union Carbide, la Union Carbide Eastern Inc., la Union Carbide India Limited, Warren Anderson e otto manager indiani della Union Carbide India Limited con l’accusa di omicidio colposo e lesioni gravi, per aver provocato morti e danni permanenti attraverso l’esercizio irresponsabile di attività e di tecnologie altamente pericolose.
Nel 1991 l’accordo di risarcimento venne riesaminato da un tribunale indiano che decise per l’imputazione a carico della Union Carbide e di Warren Anderson, né la multinazionale né il suo presidente si presentarono al processo e vennero quindi dichiarati latitanti.
 Il gruppo delle vittime sollevò la questione della costituzionalità del Bhopal Act, con riferimento all’attribuzione esclusiva al Governo indiano della legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni, ma la Corte suprema respinse l’istanza con la motivazione che permettere ai singoli danneggiati di agire parallelamente al Governo: «sarebbe risultato così macchinoso che la procedura non sarebbe stata veloce, effettiva ed equa, non certo il sistema migliore e più vantaggioso per assicurare soddisfazione alle pretese nascenti dalla fuga di gas».
I giudici newyorkesi hanno rigettato l’azione delle vittime di Bhopal, in quanto non legittimate ad agire:
«Il potere di agire è riservato per legge indiana esclusivamente al Governo indiano e continuare questo processo sarebbe un’inammissibile ingerenza nella sovranità di un altro Stato; e comunque nessuna pretesa può essere avanzata dopo che è stato sottoscritto un componimento amichevole con la Union Carbide”.
“La corte ha rigettato anche questa azione sostenendo che la pretesa non può essere considerata interesse comune di tutti gli attori né di quelli da loro rappresentati e perciò non presenta gli estremi di una class action:
«La Corte dichiara il caso chiuso e ordina che il cancelliere rimuova il fascicolo dalle cause pendenti davanti alla Corte. Così è deciso »
Adottando i consigli provenienti da Washington, il governo indiano decise di alleggerire i capi d’accusa legati a Bhopal, trasformandoli semplicemente in accusa di negligenza anziché omicidio.
Il numero degli anni di reclusione si riduce, da 10 a 2, o la severità delle pene da infliggere ai singoli, piuttosto la legittima aspettativa di vedere riconosciute le responsabilità, ancor di più, il diritto a risarcimenti, riparazioni, ripristini, bonifiche.
Il 17 luglio 2002 la Corte di Giustizia di Bhopal ha espresso il suo verdetto negativo, per lo stato del Madya Pradesh, infine il primo luglio 2003, il Governo indiano trasmette al Governo americano i documenti per l’estradizione di Warren Anderson.
Il 13 luglio 2004, il governo USA ha respinto la richiesta di estradizione per Anderson.
Nel giugno del 2010 un tribunale indiano giunge ad una condanna di colpevolezza nei confronti di 8 individui (7 dipendenti indiani della fabbrica e il presidente americano della Union Carbide Corporation ai tempi dell’incidente a Bhopal, Warren Anderson di 90 anni, sempre latitante.








giovedì 23 maggio 2013

Marra, le massonerie deviate , il giudice Ciancio e Paolo Ferraro. Il coraggio dei veri intellettuali, geniale.

TESTO LIBERAMENTE RIELABORATO DELLA   LETTERA SCRITTA DA ALFONSO LUIGI MARRA SUL SITO SIGNORAGGIO.IT, " SPERSONALIZZATA " LA  SINTASSI,  IMMETTENDO PRECISAZIONI, QUALCHE APPROFONDIMENTO , GLI AUDIO DI RIFERIMENTO, I LINK DI CONSULTAZIONE NONCHE' INFORMAZIONI STRETTAMENTE NECESSARIE E DI CORREDO, E QUALCHE FRASE CONCLUSIVA   IL PRESENTE ARTICOLO,  PERDE quindi  OGNI  RIFERIBILITA'  ALL' AVV. MARRA, pur dichiaratamente plagiati affettuosamente molti passaggi e interi periodi , per mero  riconoscimento al vigore logico ed intellettuale dell'AVV MARRA.                                                                            

 LA  LETTERA DELL'AVV MARRA  ESORDISCE CON L'INTESTAZIONE:  "Marra al giudice Mario Rosario Ciancio circa: -1) i motivi dell’uso sessuale dei minori nei riti massonico satanici; -2) il perché vi sono coinvolti così tanti esponenti della magistratura, dell’esercito, delle polizie e delle Istituzioni; -3) l’essere emerso che o tutta o buona parte della Procura di Roma sa dal 2006 di quei crimini alla Cecchignola per aver denunziato i quali Paolo Ferraro è stato oggetto dell’attacco mirante a farlo apparire pazzo."

NELTESTO ATTRIBUIBILE  ALL'AVV. MARRA L'ARTICOLO COMPARE SUL SITO SIGNORAGGIO.IT 





Auspichiamo che il  presidente Ciancio, si  sforzi di ascoltare un po’ per bene le registrazioni poste a sua disposizione,  e messe in rete anche,  da Paolo Ferraro, anche perché c’è un punto in cui sembra "anche" esserci la voce in ’audio  di un bambino zingaro,


e "anche"  dei lamenti infantili, un rumore come di un colpo inferto che li interrompe, due sospiri tremanti della trattata Sabrina e una sollecita altra e diversa  roca voce femminile che invita " cavernosa e stregonica  "  a fornire  degli stracci ,

  

e, tra le altre,  la presenza sempre di probabile bambino zingaro incerto nel parlare e leggere,  prima di attività inequivocabilmente  pedofile e parafiliache ,  con la incredibile presenza finale di altro uomo che, appena bussato piano alla porta ed entrato,  saluta astante con l'appellativo " hei Polpot "  !?) , 




e persino  prove pressochè inequivocabili nel preciso contesto del trattamento della Sabrina, " ah bèdèlta dài "  , secondo metodologie di ascendenza militare segreta   ( ma desecretata nel 2007 la prova dei relativi progetti attuati,  MK-ULTRA e MONARCH  risultando disponibile persino la banca dati della CIA messa a disposizione in rete "anche", ulteriormente,   da Paolo Ferraro  ) , 



ed infine, tra l'altro,  la certezza che un gruppo di militari donne e  bambini presenti si allontanino al suo ritorno a casa,  impartiti ordine di " tornare indietro " al gruppo,  e da uno dei militari,  subito dopo comandi di condizionamento  alla Sabrina , per dismettere il ricordo del recente accaduto, riprendere cognizione di essere stata ed essere sola a casa ( " se torniamo indietro non c'è nessuno ?!?! " ),   e riattivare  la personalità dedicata alla "trappola ", ( personalità che. con la effettiva impronta vocale della donna , "ricompare" alla fine del breve audio ),   non dimenticando di imporre  l'appuntamento pressante  per il giorno  giorno dopo ( " a domani .. fài la pàrte " ) con  la cortesia immaginifica da trattamento mentale che  precostituisce il consenso indotto  alla prosecuzione della attività scissa l'indomani  ( " dobbiamo apparire , dobbiamo riapparire ?! " ) , 


né manca tra la assurda scelta di tonalità vocali e di "gestione" della Sabrina, la voce cantilenata e semi-magica della Maria ( definita da Paolo donna autorevole e scortata , nel MEMORIALE ) che insuffla con tono assurdamente flautato, in contesto che ben si intende :  " ma lui stà là ... aiuta Mary ... ma tù  aiuta là " .. ?!)
 


Suoni difficili da decifrare,  singolarmente,   che Paolo Ferraro coadiuvato da un perito fonico illustre  ebbe a trascrivere continuandone l'opera iniziale,  con brogliacci  corredati da audio,   e da un anno pubblicati,  ascoltati da varie persone inizialmente , prima  incuriositi e poi attoniti,  perché fanno orrore, ma che debbono essere attentamente studiati ed ascoltati,   perché mente chi dice di non sentirvi nulla di rilevante. NEL FRATTEMPO IL TUTTO E' STATO LETTO E VALUTATO DA UN CENTINAIO DI MIGLIAIA DI USFRUITORI DELLE INFORMAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DEL PAESE .
Ocorre  cominciare daccapo.
Il 19.5.2013  Paolo Ferraro ha telefonato all'AVV. Marra singhiozzando di rabbia contro coloro che apparirebbero gli artefici della strategia per distruggerlo.
Questo perché ha scoperto, da un articolo dell’Unità del 2006, che, salvo lui,  buona parte della Procura di Roma, con  i suoi "amici affezionati" in prima linea ,  erano  almeno da almeno 7 anni al corrente dei fatti,  per aver sostenuto i quali si è cercato  di farlo passare per pazzo.
Un articolo dell’8.11.2006, relativo a un giro di pedofilia  ( anche "satanista") partecipato da sotto-ufficiali militari della Cecchignola e di Roma, in danno di circa 200 bambini Zingari, per il quale vi furono 32 arresti nell’ambito dell’inchiesta "Fiori nel fango", coordinata dai PM Maria Cordova e Mirella Cervadoro, della Procura di Roma, e condotta dalla Squadra Mobile, diretta da Alberto Intini. Le prime misure trasmesse per la convalida dalla GIP Maria Teresa Covatta, all'epoca moglie di Giuseppe Cascini, entrambi indicati e quest'ultimo ben "caratterizzato" nei  memoriali esposto di Paolo  ( il n.  4. MEMORIA ESPOSTO DEL 9 OTTOBRE 2012. UNA “OSCURA VICENDA “."ILLUMINATA". IL CASO FERRARO DA P.LE CLODIO ATTRAVERSO CAPACI SINO ALLA CECCHIGNOLA ED OLTRE . e il n.   5. MEMORIA ESPOSTO FINALE DEL 3 Novembre 2012 . UN ORDITO FANTAPOLITICO ORWELLIANO SI RIVELA THRILLER NOIR. CRIMINI COMPLOTTI METODOLOGIE E CORDATE ).

 E la notizia è risultata  incrementata ( se possibile ) dalla successiva,  riemersa anch'essa,  del coinvolgimento di un  quinto carabiniere, Donato D'attilia, nelle indagini sul caso Marrazzo, ma già indagato proprio nella " Fiori nel  fango due "  .
Notizie e processo poi svaporati nei gironi infernali (per essere in carattere con la satanicità) del nostro apparato mediatico e giudiziario, tant’è che Paolo Ferraro non ne ha mai saputo nulla fino al 19 maggio 2013 , nonostante quanto accadutogli dal giugno   2008.
Epoca in cui, esponenti di queste forze occulte, fattisi ‘cupidi’ per l’occasione, hanno causato che si ritrovasse convivente della bella ma inquietante Sabrina, nella casa di lei, nella Cecchignola, persino con il beneplacito del suo ex marito, conduttore , anch’egli militare addetto allo  Stato Maggiore della difesa.
Sabrina, poi risultata dal passato denso di ombre, con la quale aveva già, dalla metà di giugno 2007, una relazione, pure ragionevomente indotta da queste forze anomale, che possono quel che vogliono, perché sono      ( anche ) organi dello Stato.
Convivenza in seguito alla quale, insospettitosi per i motivi molteplici  elencati in nota in coda ad uno dei suoi memoriali (www.paoloferrarocdd.blogspot.it ), decise, l’8.11.2008, di attivare  il registratore multimediale di un computer portatile lasciato acceso e posizionato nel salone all'ingresso della abitazione )  , scoprendo così che, non appena usciva, entravano in casa uomini, donne e bambini,evidentemente soggiornanti vicinissimo, per celebrare riti parafiliaci (riti a copertura o sfondo sessual-satanista implicanti sofferenza e umiliazione verso minori o maggiori non consenzienti o trattati,  come la Sabrina ).
Registrazioni e scoperte che hanno richiesto fosse dichiarato pazzo per neutralizzare ogni sua azione giudiziaria .
Ciò perché questi riti sono espressione di vastissime cosche legate da vincoli indissolubili e facenti capo alla massoneria deviata, al bilderberg, alla trilatere e all’aspen.
Bambini che servono proprio a garantire l’indissolubilità dei vincoli perché rendono criminale la partecipazione ai riti, che altrimenti potrebbero apparire come meri incontri sessuali di gruppo tra adulti che si eccitino cantando salmi medievali o altre simili idiozie.
Bambini che servono cioè a instaurare un regime di ricatto reciproco affinché i partecipanti possano garantirsi gli uni con gli altri la ‘cooperazione’ o il silenzio-assenso circa la partecipazione diretta o indiretta ai crimini quali fruitori, fornitori di benefici ecc.
Crimini a cui non partecipa certo né tutta la base né tutti i vertici degli iscritti o dei silenti simpatizzanti o sostenitori, ma che sono il tessuto connettivo di queste organizzazioni da cui viene ricattato e cementato il ‘top’ della politica, dell’economia, dei media eccetera, e in cui l’impunità è sovrana perché è assicurata dalla collusione ‘culturale’, e in molti casi materiale, della magistratura.
Collusione realizzata usando magistrati compromessi come ‘cavalli di Troia’ che innescano una logica di scambi di favori nelle indagini e nei processi, che diviene poi una trama spaventosa in cui quasi tutti sono ricattabili,  perché hanno avuto o fatto cose non rivelabili, e i ‘puri’ devono comunque tacere per paura dei molti impuri.
Perché ‘puri’ magari ce ne sono, ma coraggiosi che ne parlano pubblicamente come politici   uno solo , visto che l'AVV Marra è stato  il primo politico  in assoluto a dire pubblicamente queste cose, e le ha dette appena le ho capite,   così come aveva fatto Paolo Ferraro appena completata l'analisi e l'ascolto, con la nota conferenzastampa del giugno 2011 trasmessa la sintesi  da TG SKY,   mentre le sanno in molti, da sempre, e non le ha mai dette pubblicamente nessuno.

Ma ciò premesso, l'AVV Marra , un uomo comunque libero e geniale , non è un  un PM, e  si definisce come lo scopritore del modo di formazione del pensiero, e ha voluto acutamente  spiegare quali sono le modalità e i motivi per i quali in tanti si fanno coinvolgere,  perché potrebbe servire ai giudici  o ai PM per le indagini che si spera siano promosse senza però chiuderle alla prima occasione.
"Il candidato ideale è un uomo vulnerato dal conflitto tra il molto potere e i relativamente pochi mezzi, come talora sono magistrati, militari, poliziotti o funzionari.
A quel punto ci vuol poco: basta offrirgli qualcosa o farlo abbordare da una delle tante donne (‘militanti’, condizionate, ricattate, minacciate) su cui questa gentaglia può contare, fargli magari assumere un po’ di cocaina, e lo si sarà spinto su una strada senza ritorno, lungo la quale tuttavia troverà quel che cercava: agi, svaghi, vantaggi, denaro e cariche. Perché non è possibile diventare nulla – neanche Papa – se non sei massone, bilderberghino, trilaterino o aspenino.
Inizierà così un crescendo di crimini tanto più redditizi quanto più gravi, in cui l’illegalità continuerà ad avere valenze sia connettive che opportunistiche, perché la concorsualità e la distribuzione dei benefici (senza dimenticare qualcosina anche in basso, ai ‘peones’, per il silenzio-assenso), garantirà che tutti concorrano a far sì che nulla emerga.
Crimini che, dalla parafilia pedofila agli omicidi, troveranno però poi la loro vera ratio e punto di arrivo nelle concussioni, corruzioni, truffe, estorsioni, fino ai massimi crimini politici, come la ‘nomina’ da parte del bilderberg di governi e capi di Stato, come Monti, Letta e i loro ministri.

Paolo Ferraro, in sostanza, in quanto inviso, come PM, a questi ambienti criminali interni ed esterni alla magistratura, perché visceralmente antitetico a tutto ciò, è stato anch’egli avvicinato per cercare di irretirlo con la solita strategia della bella donna ‘iniziata’, alla quale si era peraltro disinteressato una prima volta, ma che gli è stata poi riproposta da amici apparenti.
Sennonché, il gioco di coinvolgerlo è fallito: Sabrina non ha cioè avuto modo di superare la non rispondenza caratteriale di Paolo a ciò a cui era stata delegata a indurlo, e si è inoltre anche ritrovata sbilanciata sentimentalmente verso di lui.
Componente sentimentale che ha poi causato che Paolo Ferraro, dopo una settimana, ascoltate le prime sia pur molto confuse registrazioni, e resosi però conto che qualcosa di enorme accadeva in quella casa non appena se ne allontanava, anziché organizzare un sistema di registrazione di migliore qualità, ha ceduto alla tentazione di salvarla e  l’ha affrontata facendogliele ascoltare, perchè logicamente convinto della sua parziale inconsapevolezza,  e dando così la stura a tutto quanto sarebbe (inevitabilmente) seguito, in un regime di ammissioni e dinieghi, e di oscillazione tra il rapporto con lui, che lei avrebbe voluto conservare, e un contesto potente, minaccioso, variamente coinvolgente e ricattatorio a cui non poteva né era più in condizioni di voler sfuggire perché tra droghe, trattamenti farmacologici e psicanalitici, minacce e induzioni a condotte senza ritorno, la di lei volontà non esisteva più.
Un racconto ed una analisi approfondita con metodi anche scientifici e distaccati , quelli di Paolo Ferraro , tracciati con la mano del PM abituato a scrivere per il GIP, e così densi di circostanze, dettagli e nomi da aver forse causato al pubblico una certa difficoltà di approfondimento, che non può essere d’ostacolo per chi questo approfondimento debba farlo per obbligo, perché è uno sconcio che tutti questi fatti siano scritti a chiare lettere da anni sul sito di Paolo e le Procure competenti continuino a non assumere iniziative.
Peraltro Paolo FErrao, che redige con amici la presente , ha spesso chiarito in conferenze pubbliche e scritti, che il tutto è stato principalmente rivolto a "decompartimentare "  e a far conoscere ad "apparati "dello Stato puliti , e tratti in inganno o resi silenti , tutto quello che in questa pentola deviata e gestita sotterraneamente emergeva, ivi compresa la vicenda allucinante dell'accerchiamento e "tentata" distruzione di uno , certamente, tra i migliori magistrati della Procura di Roma e delle Procure italiane come dovuto ammettere  sinanche da autorevole  compartecipe delle attività in suo danno, dinanzi al CSM  . 
Un magistrato voluto dispensare dal servizio per INETTITUDINE ( inventata senza alcun possibile supporto ) , che ha sempre solo lavorato a livelli altissimi, perfettamente efficiente ed ineccepibile sul lavoro, sino all'ultimo istante che è rimasto in servizio , allontanato cautelativamente , per la paura che le vicende da lui denunciate potessero emergere pubblicamente, e che sino all'ultimo istante , aveva dichiarato che in servizio si sarebbe attenuto al dovere deontologico, riponendo fiducia nelle istituzioni. 
Ora , che la verità è ormai emersa in tutta la sua gravità, tentano insensatamente di distruggerlo in una corsa contro il tempo, che sul piano della storia è già fallita e sul piano etico e politico anche si avvia ad un fallimento inesorabile. Resta il piano giudiziario e i fatti gravi che hanno funestato la Procura di Roma nel 2012. Ma la verità giudiziaria vera od artefatta  arriverà tardi, ormai, ammesso che arrivi . 


[ N.B. Il presente articolo costituisce una mera rielaborazione libera della stupenda lettera articolo immessa in rete dall'AVV . MARRA. 

PER EVITARE EQUIVOCI A RIGUARDO , NON VOLUTI, HO PROCEDUTO ULTERIORMENTE A                    " SPERSONALIZZARE " LA  SINTASSI,  IMMETTENDO    PRECISAZIONI, QUALCHE APPROFONDIMENTO , GLI AUDIO DI RIFERIMENTO, I LINK DI CONSULTAZIONE NONCHE' INFORMAZIONI STRETTAMENTE NECESSARIE E DI CORREDO, E QUALCHE FRASE CONCLUSIVA  . 

Il diverso articolo, unico attribuibile all'AVV. Marra Alfonso Luigi , è  pubblicato sul sito signoraggio.it  ]




































Marra, le massonerie deviate , il giudice Ciancio e Paolo Ferraro. Il coraggio dei veri intellettuali, geniale.

TESTO LIBERAMENTE RIELABORATO DELLA   LETTERA SCRITTA DA ALFONSO LUIGI MARRA SUL SITO SIGNORAGGIO.IT, " SPERSONALIZZATA " LA  SINTASSI,  IMMETTENDO PRECISAZIONI, QUALCHE APPROFONDIMENTO , GLI AUDIO DI RIFERIMENTO, I LINK DI CONSULTAZIONE NONCHE' INFORMAZIONI STRETTAMENTE NECESSARIE E DI CORREDO, E QUALCHE FRASE CONCLUSIVA   IL PRESENTE ARTICOLO,  PERDE quindi  OGNI  RIFERIBILITA'  ALL' AVV. MARRA, pur dichiaratamente plagiati affettuosamente molti passaggi e interi periodi , per mero  riconoscimento al vigore logico ed intellettuale dell'AVV MARRA.                                                                             LA  LETTERA DELL'AVV MARRA  ESORDISCE CON L'INTESTAZIONE:  "Marra al giudice Mario Rosario Ciancio circa: -1) i motivi dell’uso sessuale dei minori nei riti massonico satanici; -2) il perché vi sono coinvolti così tanti esponenti della magistratura, dell’esercito, delle polizie e delle Istituzioni; -3) l’essere emerso che o tutta o buona parte della Procura di Roma sa dal 2006 di quei crimini alla Cecchignola per aver denunziato i quali Paolo Ferraro è stato oggetto dell’attacco mirante a farlo apparire pazzo."

NELTESTO ATTRIBUIBILE  ALL'AVV. MARRA L'ARTICOLO COMPARE SUL SITO SIGNORAGGIO.IT 



Auspichiamo che il  presidente Ciancio, si  sforzi di ascoltare un po’ per bene le registrazioni poste a sua disposizione,  e messe in rete anche,  da Paolo Ferraro, anche perché c’è un punto in cui sembra "anche" esserci la voce in ’audio  di un bambino zingaro,


e "anche"  dei lamenti infantili, un rumore come di un colpo inferto che li interrompe, due sospiri tremanti della trattata Sabrina e una sollecita altra e diversa  roca voce femminile che invita " cavernosa e stregonica  "  a fornire  degli stracci ,

  

e, tra le altre,  la presenza sempre di probabile bambino zingaro incerto nel parlare e leggere,  prima di attività inequivocabilmente  pedofile e parafiliache ,  con la incredibile presenza finale di altro uomo che, appena bussato piano alla porta ed entrato,  saluta astante con l'appellativo " hei Polpot "  !?) , 




e persino  prove pressochè inequivocabili nel preciso contesto del trattamento della Sabrina, " ah bèdèlta dài "  , secondo metodologie di ascendenza militare segreta   ( ma desecretata nel 2007 la prova dei relativi progetti attuati,  MK-ULTRA e MONARCH  risultando disponibile persino la banca dati della CIA messa a disposizione in rete "anche", ulteriormente,   da Paolo Ferraro  ) , 



ed infine, tra l'altro,  la certezza che un gruppo di militari donne e  bambini presenti si allontanino al suo ritorno a casa,  impartiti ordine di " tornare indietro " al gruppo,  e da uno dei militari,  subito dopo comandi di condizionamento  alla Sabrina , per dismettere il ricordo del recente accaduto, riprendere cognizione di essere stata ed essere sola a casa ( " se torniamo indietro non c'è nessuno ?!?! " ),   e riattivare  la personalità dedicata alla "trappola ", ( personalità che. con la effettiva impronta vocale della donna , "ricompare" alla fine del breve audio ),   non dimenticando di imporre  l'appuntamento pressante  per il giorno  giorno dopo ( " a domani .. fài la pàrte " ) con  la cortesia immaginifica da trattamento mentale che  precostituisce il consenso indotto  alla prosecuzione della attività scissa l'indomani  ( " dobbiamo apparire , dobbiamo riapparire ?! " ) , 


né manca tra la assurda scelta di tonalità vocali e di "gestione" della Sabrina, la voce cantilenata e semi-magica della Maria ( definita da Paolo donna autorevole e scortata , nel MEMORIALE ) che insuffla con tono assurdamente flautato, in contesto che ben si intende :  " ma lui stà là ... aiuta Mary ... ma tù  aiuta là " .. ?!)
 


Suoni difficili da decifrare,  singolarmente,   che Paolo Ferraro coadiuvato da un perito fonico illustre  ebbe a trascrivere continuandone l'opera iniziale,  con brogliacci  corredati da audio,   e da un anno pubblicati,  ascoltati da varie persone inizialmente , prima  incuriositi e poi attoniti,  perché fanno orrore, ma che debbono essere attentamente studiati ed ascoltati,   perché mente chi dice di non sentirvi nulla di rilevante. NEL FRATTEMPO IL TUTTO E' STATO LETTO E VALUTATO DA UN CENTINAIO DI MIGLIAIA DI USFRUITORI DELLE INFORMAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DEL PAESE .
Ocorre  cominciare daccapo.
Il 19.5.2013  Paolo Ferraro ha telefonato all'AVV. Marra singhiozzando di rabbia contro coloro che apparirebbero gli artefici della strategia per distruggerlo.
Questo perché ha scoperto, da un articolo dell’Unità del 2006, che, salvo lui,  buona parte della Procura di Roma, con  i suoi "amici affezionati" in prima linea ,  erano  almeno da almeno 7 anni al corrente dei fatti,  per aver sostenuto i quali si è cercato  di farlo passare per pazzo.
Un articolo dell’8.11.2006, relativo a un giro di pedofilia  ( anche "satanista") partecipato da sotto-ufficiali militari della Cecchignola e di Roma, in danno di circa 200 bambini Zingari, per il quale vi furono 32 arresti nell’ambito dell’inchiesta "Fiori nel fango", coordinata dai PM Maria Cordova e Mirella Cervadoro, della Procura di Roma, e condotta dalla Squadra Mobile, diretta da Alberto Intini. Le prime misure trasmesse per la convalida dalla GIP Maria Teresa Covatta, all'epoca moglie di Giuseppe Cascini, entrambi indicati e quest'ultimo ben "caratterizzato" nei  memoriali esposto di Paolo  ( il n.  4. MEMORIA ESPOSTO DEL 9 OTTOBRE 2012. UNA “OSCURA VICENDA “."ILLUMINATA". IL CASO FERRARO DA P.LE CLODIO ATTRAVERSO CAPACI SINO ALLA CECCHIGNOLA ED OLTRE . e il n.   5. MEMORIA ESPOSTO FINALE DEL 3 Novembre 2012 . UN ORDITO FANTAPOLITICO ORWELLIANO SI RIVELA THRILLER NOIR. CRIMINI COMPLOTTI METODOLOGIE E CORDATE ).

 E la notizia è risultata  incrementata ( se possibile ) dalla successiva,  riemersa anch'essa,  del coinvolgimento di un  quinto carabiniere, Donato D'attilia, nelle indagini sul caso Marrazzo, ma già indagato proprio nella " Fiori nel  fango due "  .
Notizie e processo poi svaporati nei gironi infernali (per essere in carattere con la satanicità) del nostro apparato mediatico e giudiziario, tant’è che Paolo Ferraro non ne ha mai saputo nulla fino al 19 maggio 2013 , nonostante quanto accadutogli dal giugno   2008.
Epoca in cui, esponenti di queste forze occulte, fattisi ‘cupidi’ per l’occasione, hanno causato che si ritrovasse convivente della bella ma inquietante Sabrina, nella casa di lei, nella Cecchignola, persino con il beneplacito del suo ex marito, conduttore , anch’egli militare addetto allo  Stato Maggiore della difesa.
Sabrina, poi risultata dal passato denso di ombre, con la quale aveva già, dalla metà di giugno 2007, una relazione, pure ragionevomente indotta da queste forze anomale, che possono quel che vogliono, perché sono      ( anche ) organi dello Stato.
Convivenza in seguito alla quale, insospettitosi per i motivi molteplici  elencati in nota in coda ad uno dei suoi memoriali (www.paoloferrarocdd.blogspot.it ), decise, l’8.11.2008, di attivare  il registratore multimediale di un computer portatile lasciato acceso e posizionato nel salone all'ingresso della abitazione )  , scoprendo così che, non appena usciva, entravano in casa uomini, donne e bambini,evidentemente soggiornanti vicinissimo, per celebrare riti parafiliaci (riti a copertura o sfondo sessual-satanista implicanti sofferenza e umiliazione verso minori o maggiori non consenzienti o trattati,  come la Sabrina ).
Registrazioni e scoperte che hanno richiesto fosse dichiarato pazzo per neutralizzare ogni sua azione giudiziaria .
Ciò perché questi riti sono espressione di vastissime cosche legate da vincoli indissolubili e facenti capo alla massoneria deviata, al bilderberg, alla trilatere e all’aspen.
Bambini che servono proprio a garantire l’indissolubilità dei vincoli perché rendono criminale la partecipazione ai riti, che altrimenti potrebbero apparire come meri incontri sessuali di gruppo tra adulti che si eccitino cantando salmi medievali o altre simili idiozie.
Bambini che servono cioè a instaurare un regime di ricatto reciproco affinché i partecipanti possano garantirsi gli uni con gli altri la ‘cooperazione’ o il silenzio-assenso circa la partecipazione diretta o indiretta ai crimini quali fruitori, fornitori di benefici ecc.
Crimini a cui non partecipa certo né tutta la base né tutti i vertici degli iscritti o dei silenti simpatizzanti o sostenitori, ma che sono il tessuto connettivo di queste organizzazioni da cui viene ricattato e cementato il ‘top’ della politica, dell’economia, dei media eccetera, e in cui l’impunità è sovrana perché è assicurata dalla collusione ‘culturale’, e in molti casi materiale, della magistratura.
Collusione realizzata usando magistrati compromessi come ‘cavalli di Troia’ che innescano una logica di scambi di favori nelle indagini e nei processi, che diviene poi una trama spaventosa in cui quasi tutti sono ricattabili,  perché hanno avuto o fatto cose non rivelabili, e i ‘puri’ devono comunque tacere per paura dei molti impuri.
Perché ‘puri’ magari ce ne sono, ma coraggiosi che ne parlano pubblicamente come politici   uno solo , visto che l'AVV Marra è stato  il primo politico  in assoluto a dire pubblicamente queste cose, e le ha dette appena le ho capite,   così come aveva fatto Paolo Ferraro appena completata l'analisi e l'ascolto, con la nota conferenzastampa del giugno 2011 trasmessa la sintesi  da TG SKY,   mentre le sanno in molti, da sempre, e non le ha mai dette pubblicamente nessuno.

Ma ciò premesso, l'AVV Marra , un uomo comunque libero e geniale , non è un  un PM, e  si definisce come lo scopritore del modo di formazione del pensiero, e ha voluto acutamente  spiegare quali sono le modalità e i motivi per i quali in tanti si fanno coinvolgere,  perché potrebbe servire ai giudici  o ai PM per le indagini che si spera siano promosse senza però chiuderle alla prima occasione.
"Il candidato ideale è un uomo vulnerato dal conflitto tra il molto potere e i relativamente pochi mezzi, come talora sono magistrati, militari, poliziotti o funzionari.
A quel punto ci vuol poco: basta offrirgli qualcosa o farlo abbordare da una delle tante donne (‘militanti’, condizionate, ricattate, minacciate) su cui questa gentaglia può contare, fargli magari assumere un po’ di cocaina, e lo si sarà spinto su una strada senza ritorno, lungo la quale tuttavia troverà quel che cercava: agi, svaghi, vantaggi, denaro e cariche. Perché non è possibile diventare nulla – neanche Papa – se non sei massone, bilderberghino, trilaterino o aspenino.
Inizierà così un crescendo di crimini tanto più redditizi quanto più gravi, in cui l’illegalità continuerà ad avere valenze sia connettive che opportunistiche, perché la concorsualità e la distribuzione dei benefici (senza dimenticare qualcosina anche in basso, ai ‘peones’, per il silenzio-assenso), garantirà che tutti concorrano a far sì che nulla emerga.
Crimini che, dalla parafilia pedofila agli omicidi, troveranno però poi la loro vera ratio e punto di arrivo nelle concussioni, corruzioni, truffe, estorsioni, fino ai massimi crimini politici, come la ‘nomina’ da parte del bilderberg di governi e capi di Stato, come Monti, Letta e i loro ministri.

Paolo Ferraro, in sostanza, in quanto inviso, come PM, a questi ambienti criminali interni ed esterni alla magistratura, perché visceralmente antitetico a tutto ciò, è stato anch’egli avvicinato per cercare di irretirlo con la solita strategia della bella donna ‘iniziata’, alla quale si era peraltro disinteressato una prima volta, ma che gli è stata poi riproposta da amici apparenti.
Sennonché, il gioco di coinvolgerlo è fallito: Sabrina non ha cioè avuto modo di superare la non rispondenza caratteriale di Paolo a ciò a cui era stata delegata a indurlo, e si è inoltre anche ritrovata sbilanciata sentimentalmente verso di lui.
Componente sentimentale che ha poi causato che Paolo Ferraro, dopo una settimana, ascoltate le prime sia pur molto confuse registrazioni, e resosi però conto che qualcosa di enorme accadeva in quella casa non appena se ne allontanava, anziché organizzare un sistema di registrazione di migliore qualità, ha ceduto alla tentazione di salvarla e  l’ha affrontata facendogliele ascoltare, perchè logicamente convinto della sua parziale inconsapevolezza,  e dando così la stura a tutto quanto sarebbe (inevitabilmente) seguito, in un regime di ammissioni e dinieghi, e di oscillazione tra il rapporto con lui, che lei avrebbe voluto conservare, e un contesto potente, minaccioso, variamente coinvolgente e ricattatorio a cui non poteva né era più in condizioni di voler sfuggire perché tra droghe, trattamenti farmacologici e psicanalitici, minacce e induzioni a condotte senza ritorno, la di lei volontà non esisteva più.
Un racconto ed una analisi approfondita con metodi anche scientifici e distaccati , quelli di Paolo Ferraro , tracciati con la mano del PM abituato a scrivere per il GIP, e così densi di circostanze, dettagli e nomi da aver forse causato al pubblico una certa difficoltà di approfondimento, che non può essere d’ostacolo per chi questo approfondimento debba farlo per obbligo, perché è uno sconcio che tutti questi fatti siano scritti a chiare lettere da anni sul sito di Paolo e le Procure competenti continuino a non assumere iniziative.
Peraltro Paolo FErrao, che redige con amici la presente , ha spesso chiarito in conferenze pubbliche e scritti, che il tutto è stato principalmente rivolto a "decompartimentare "  e a far conoscere ad "apparati "dello Stato puliti , e tratti in inganno o resi silenti , tutto quello che in questa pentola deviata e gestita sotterraneamente emergeva, ivi compresa la vicenda allucinante dell'accerchiamento e "tentata" distruzione di uno , certamente, tra i migliori magistrati della Procura di Roma e delle Procure italiane come dovuto ammettere  sinanche da autorevole  compartecipe delle attività in suo danno, dinanzi al CSM  . 
Un magistrato voluto dispensare dal servizio per INETTITUDINE ( inventata senza alcun possibile supporto ) , che ha sempre solo lavorato a livelli altissimi, perfettamente efficiente ed ineccepibile sul lavoro, sino all'ultimo istante che è rimasto in servizio , allontanato cautelativamente , per la paura che le vicende da lui denunciate potessero emergere pubblicamente, e che sino all'ultimo istante , aveva dichiarato che in servizio si sarebbe attenuto al dovere deontologico, riponendo fiducia nelle istituzioni. 
Ora , che la verità è ormai emersa in tutta la sua gravità, tentano insensatamente di distruggerlo in una corsa contro il tempo, che sul piano della storia è già fallita e sul piano etico e politico anche si avvia ad un fallimento inesorabile. Resta il piano giudiziario e i fatti gravi che hanno funestato la Procura di Roma nel 2012. Ma la verità giudiziaria vera od artefatta  arriverà tardi, ormai, ammesso che arrivi . 


[ N.B. Il presente articolo costituisce una mera rielaborazione libera della stupenda lettera articolo immessa in rete dall'AVV . MARRA. 

PER EVITARE EQUIVOCI A RIGUARDO , NON VOLUTI, HO PROCEDUTO ULTERIORMENTE A                    " SPERSONALIZZARE " LA  SINTASSI,  IMMETTENDO    PRECISAZIONI, QUALCHE APPROFONDIMENTO , GLI AUDIO DI RIFERIMENTO, I LINK DI CONSULTAZIONE NONCHE' INFORMAZIONI STRETTAMENTE NECESSARIE E DI CORREDO, E QUALCHE FRASE CONCLUSIVA  . 

Il diverso articolo, unico attribuibile all'AVV. Marra Alfonso Luigi , è  pubblicato sul sito signoraggio.it  ]